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Barletta, vita da writers, Giuseppe:«un writer può essere sia un artista che un vandalo...»



Nicola Ricchitelli - Lo abbiamo conosciuto tramite i suoi murales pubblicati nell’ultima uscita cartacea della Voce Grossa, eccovi la chiacchierata avuta con Giuseppe autore di alcuni dei più bei lavori della street art barlettana.    

D: Dunque Giuseppe, i writers sono artisti o vandali?
R:« Per come la vedo io un writer può essere sia un artista che un vandalo,questo può dipendere dal punto in cui va a dipingere oppure da cosa dipinge in quel determinato punto».

D: Il tuo primo murales realizzato?                     
R:« Il primo l'ho realizzato più di sette/otto anni fa ,ormai non c'è più e non so se si potrebbe neanche definire un "murales"».

D: Quello di cui vai più fiero?
R:« Ce ne sono un paio:quello dedicato al film "V per vendetta" e "I-SCREAM solo da MORTA"».

D: Inoltre ci sono delle regole ben precise tra di voi in termini di spazi e quant’altro?
R:« Si ci sono. Alcune sono su basi campate in aria, altre le condivido pienamente. Si basano sulla divisione degli spazi (giusta fino ad un certo punto) poi c'è la regola di non andare a scrivere/disegnare su altri artisti e più o meno queste sono le più importanti».

D: Cosa esprime un writer attraverso un murales?
R:«Penso che questo dipenda da cosa viene disegnato, spesso il writer disegna il proprio nome aristico come se fosse un logo ,oppure volti e disegni in genere,quindi non c'è un messaggio generale per ogni opera ma ognuna ha il suo se lo si vuole ricavare... altrimenti è solo ARTE».

D: Nella street art qual è il confine tra legale è illegale?
R:« Il confine tra legale è illegale è creato dalla gente che si diverte a prendere uno spray per imbrattare statue o monumenti scrivendo "ti amo" e la gente li fa passare per writer. Se non fosse per loro non credo ci sarebbe il "confine"».

D: La street art può essere fonte di lavoro?
R:«Io sono uno dei pochi in circolazione che è riuscito a farne una fonte di guadagno facendomi conoscere e espandendo il mio nome ma non credo che si possa fare più di qualche lavoretto al mese e viverci su... specialmente in Italia!».

D: In che modo può essere regolarizzata la street art?
R:« In molte città ci sono spazi dove un writer può esprimersi liberamente al 100 %, sono muri esplicitamente dedicati dalle amministrazioni comunali all'espressione della "spray-can art". Se ci fossero degli spazi così in ogni città si eviterebbero molte lamentele».

D: Cosa sogna un writers per il suo futuro?
R:«Un writer non potrebbe non avere come sogno il poter vivere guadagnandosi il pane con la propria passione».
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