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Barletta, l'ex convento S.Antonio in concessione alla curia

L’impegno a sostenere e far rispettare la convenzione per la concessione cinquantennale dell’ex convento annesso alla chiesa di S. Antonio di Barletta in favore della Curia sarà sottoscritto domani, oggi 4 maggio, alle ore 10.00, nella chiesa di S. Antonio dall’Arcivescovo Giovan Battista Pichierri e dal sindaco Pasquale Cascella.
Si dà così seguito ad atti risalenti al 2009, tra l’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il Consiglio Comunale di Barletta, tesi a istituire presso l’ex Convento di Sant’Antonio il Museo Diocesano, dove raccogliere il patrimonio storico-artistico posseduto dalla comunità civica ed ecclesiale, da inserire nella rete museale diocesana nell’ambito di un progetto che possa portare benefici alla intera collettività grazie al recupero urbano di un edificio da tempo sottratto alla pubblica fruibilità.
Nello specifico, la convenzione prevede che il Comune (proprietario dell’edificio) conceda in uso gratuito per cinquanta anni l’immobile all’Arcidiocesi di Trani - Barletta - Bisceglie che, a sua volta, si impegna a provvedere al restauro conservativo e all’intervento di ristrutturazione edilizia con il recupero strutturale dello stesso, destinandolo a ospitare, raccogliere, custodire, esporre e valorizzare le testimonianze artistiche della comunità civica ed ecclesiale di Barletta in un Museo diocesano, in un Museo di Archeologia Marina (con annesso laboratorio), in una Mediateca e in altre strutture affini.
Alla realizzazione dell’intervento di restauro conservativo delle costruzioni esistenti, comprensivo del recupero strutturale e funzionale e dell'allestimento museale, contribuisce la Regione Puglia con un finanziamento di €.800.000 e un cofinanziamento del Comune, con risorse del Bilancio comunale, per un importo pari a € 223.835,65.
“Riprende così - ha affermato il sindaco Cascella - il percorso di un progetto che consentirà non solo il recupero dell’edificio, ma anche la valorizzazione delle testimonianze civiche ed ecclesiali che appartengono al patrimonio storico, urbanistico e culturale condiviso dall’intera comunità”.

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