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Ostuni. Sviluppo integrato del settore turistico locale: sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra Comune e Consorzio Mediterrae

OSTUNI (BR). Sono diversi e ambiziosi i progetti messi in cantiere dal Comune di Ostuni e dal Consorzio Mediterrae, realtà no profit proveniente da Bari, che, durante un incontro aperto alla stampa, hanno siglato l’accordo di collaborazione sintetizzato nelle sei pagine che contengono il Protocollo d’Intesa, su cui i due enti hanno trovato piena convergenza.  
Avviato dall’assessorato al Turismo e alla Cultura, guidato da Vittorio Carparelli, il progetto coinvolge direttamente altri assessorati del Comune di Ostuni, vari enti istituzionali e, soprattutto, un numero sempre crescente di attività private. L’obiettivo è quello di favorire la crescita esponenziale del settore turistico, attraverso la messa a punto di misure di ampio respiro, che permettano l’intercettazione di importanti finanziamenti pubblici finalizzati a migliorare l’accesso a infrastrutture e servizi. Per il Consorzio Mediterrae hanno preso parte il Presidente Roberto De Pascalis e l’amministratore delegato Natalino Ventrella, mentre per il Comune di Ostuni, oltre al sindaco Gianfranco Coppola e l’assessore Carparelli, sono intervenuti l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Palmisano, l’assessore alle Attività Produttive Maria Zurlo, l’assessore all’Ecologia Luigi Nacci, il Comandante della Polizia Municipale Maurizio Nacci, il Segretario Generale Francesco Fumarola. 
"Sono felice di rappresentare questa partnership" dichiara l’assessore Carparelli "perché il turismo non è solo legato all’organizzazione di eventi, ma anche e soprattutto alla fruibilità del territorio, esteso ai comuni limitrofi. La Città bianca è tra i brand più riconoscibili della Regione Puglia, quindi è tra le città più accreditabili per portare visitatori anche nelle immediate vicinanze. Il nostro scopo è quello di collaborare con il Consorzio Mediterrae, affinché Ostuni rappresenti una destinazione capace di attrarre turisti tutto l’anno".
"Il Consorzio Mediterrae lavora da tempo a queste tematiche" dichiara il Presidente De Pascalis "collaborando con realtà accademiche e istituzionali di assoluto prestigio come l’Università di Bari o il Senato della Repubblica. Abbiamo scelto Ostuni perché in questa città si compie quotidianamente una crescita naturale dell’attrattività turistica. Il primo passo, concordato ovviamente con il sindaco e l’amministrazione, sarà quello di intercettare il finanziamento europeo del cosiddetto 'bando cultura', che prevede una dotazione di risorse economiche fino a un massimo di 2.5mln di euro, per digitalizzare ogni contenuto di rilievo turistico e trasformarlo in applicazioni facilmente utilizzabili dai cittadini di tutto il mondo. Si intende portare a Ostuni, in Valle d’Itria e in Puglia, nel giro di quattro anni, un flusso di visitatori sempre crescente, con l’obiettivo di far crescere annualmente il numero delle presenze a 78mln. Stimolare i rapporti privato/privato e coordinarne gli esiti, è un compito che spetta alle amministrazioni e rappresenta sicuramente il viatico per uno sviluppo concreto del comparto turistico in particolare e più in generale dell’intera economia del territorio".
"Di assoluto rilievo sono i partner di questo ambizioso progetto"dichiara il sindaco Gianfranco Coppola "perciò immagino che l’offerta turistica del nostro territorio, locale e regionale intendo, possa compiere un grande salto di qualità in termini di 'turismo globale', permettendoci di aprire a scenari di mercato importanti come quello asiatico o russo, grazie appunto alle molteplici potenzialità che la nostra terra possiede. Si parla di organizzazione, di ammodernamento, di sistema  turistico integrato, per cui questo rappresenta un importante passo in avanti di cui presto potremo apprezzare i risultati".
Come riportato dal documento sottoscritto, al Consorzio Mediterrae, "per le attività di coordinamento e di sviluppo dell’intero accordo, non verrà riconosciuto da parte del Comune di Ostuni alcun compenso economico sia diretto, che indiretto, in virtù del fatto che l’organizzazione potrà avvalersi esclusivamente di provvidenze che potranno eventualmente scaturire dallo sviluppo dei progetti di settore nell’ambito dei futuri accordi tra soggetti privati".

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