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Ostuni: fa tappa il tour “Sauro 100” con il nipote dell'indimenticato Nazario Sauro

OSTUNI (BR). Toccare cento porti per ricordare i cento anni dalla morte di Nazario Sauro, eroe e patriota istriano morto impiccato per mano asburgica durante la Prima Guerra Mondiale. Questo il programma dell’ammiraglio Romano Sauro, nipote del valoroso comandante marittimo, che è stato ospite della Città bianca nella giornata di lunedì 12 marzo. Salpato da Sanremo a ottobre 2016 su una barca a vela di 9 metri chiamata Galiola III, l’ammiraglio Romano Sauro chiuderà il suo tour a Trieste a due anni esatti dalla data di partenza, dopo aver incontrato tanti cittadini e tantissimi studenti, destinatari prediletti per il trasferimento di valori, assolutamente attuali, che hanno infuocato gli animi dei giovani di un secolo fa.
Romano Sauro è stato accolto presso la Biblioteca Comunale nella mattinata di ieri, lunedì 12 marzo, dagli studenti ostunesi, nel pomeriggio, dalla cittadinanza. "Sauro 100" si inserisce nella serie di iniziative culturali evocative dei 100 anni dal Primo conflitto bellico mondiale, celebrando il sacrificio dei marinai morti in mare che hanno contribuito al compimento dell’Unità d’Italia. Sono più di trenta le scuole di ogni ordine e grado che Romano Sauro ha visitato, recuperando storie, racconti e luoghi della memoria.
"In occasione dei 100 anni dal Primo Conflitto Mondiale, un altro straordinario evento vede Ostuni protagonista nel commemorare gli eroi de 'La Grande Guerra'. L’Ammiraglio Romano Sauro, nipote di Nazario Sauro, grande figura e valoroso guerriero durante quel conflitto, con la sua barca a vela sta toccando 100 porti tra cui il nostro di Villanova per far conoscere vicende familiari inedite, che descrivono la personalità del nonno Nazario, fulgido esempio di vita dedicata e sacrificata ai principi di libertà e democrazia. È doveroso porre ringraziamenti e complimenti alla sezione ostunese della Lega Navale, promotrice di un evento unico ed emozionante".
"Ho avuto modo di conoscere la nobiltà d’animo di mio nonno attraverso i suoi scritti" racconta Romano Sauro "dalle lettere ai famigliari, dai documenti e dai suoi diari personali. Il progetto di viaggio che mi tiene impegnato ormai da un anno e mezzo, si chiama 'Sauro 100', come il numero degli anni trascorsi dalla morte del nonno e come il numero dei porti che intendo raggiungere con la mia imbarcazione, per raccontare i valori di libertà, di giustizia, di solidarietà che componevano la personalità e il carattere di mio nonno, per difendere i quali è morto. Una storia che parla dell’amore nei confronti del mare e della possibilità di trarre spunti per un arricchimento etico, morale e culturale, in quanto luogo di incontro e condivisione tra popoli di culture e tradizioni diverse.  Tutto ciò è contenuto nel libro 'Nazario Sauro e la Grande Guerra sul mare' che ho scritto in collaborazione con mio figlio e che presento durante le tappe del mio viaggio per mare. La storia e gli ideali di tre generazioni a confronto, convergono in un testo letterario interamente dedicato ai giovani, da cui emerge un forte messaggio di speranza. I giovani mi seguono e di questo sono veramente felice, anche qui a Ostuni ho trovato un’accoglienza straordinaria, che mi ha permesso di dilungarmi e di inserire aneddoti non previsti. Grazie a una imprevista coincidenza, incontrando sulla mia strada un bimbo ammalato di cancro, ho deciso di donare l’intero ricavato della vendita del libro alla ONLUS italiana 'Peter Pan', realtà che offre appunto sostegno alle famiglie dei piccoli ammalati. Il viaggio è ancora lungo, la prossima tappa è Savelletri e per la successiva sarò ancora una volta in Albania, dove mio nonno aiutò la popolazione nella lotta contro il dominio turco. Un sacrificio che certamente mi costa tempo ed energie, data anche la difficoltà di navigare nelle acque non sempre calme dell’Adriatico, ma che non potrei fare a meno di compiere, considerata l’immensa eredità morale degli insegnamenti di mio nonno".

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