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Barletta, un viaggio tra i gusti transessuali dei “Figli di Eraclio”.

Nicola Ricchitelli - Benvenuti nel mondo di Rebecca e Simona, benvenuti tra le braccia di Vanessa, Luana ed Ezia, benvenuti in un mondo dove nessuno ammetterebbe di esserci mai stato o di voler seppur per curiosità farsi un veloce andata e ritorno.
Perché per la cronaca Simona è colei che su un noto portale di annunci erotici ed incontri sessuali scrive:«Trans di Barletta. Trans Simona, sono come mi vuoi e quando mi vuoi, sono la trans che non ha limiti», mentre Luana è una spettacolare Trans di Barletta pronta a tutto per soddisfare ogni tuo desiderio:« Dolcissima nei preliminari ben fatti, appassionata nel’arte del amore, elegante e raffinata per uomini di buon gusto, molto sensuale, pronta a farti girare la testina a modo mio. Ti aspetto per indimenticabili momenti di intenso relax». Poi c’è Trana che lavora “anche su Barletta”, « Bellissima e sensuale trans aspetta solo te per passare momenti di puro divertimento e relax...chiamami non te ne pentirai....no anonimi». Naturalmente non bisogna dimenticare Lara, che sarà a Barletta solo per pochi giorni:« ciao sono una bella trans, peperina,  pronta a soddisfare tutti i tuoi desideri più intriganti. Sono qui per farti vivere momenti di vero relax e piacere. Se vieni da me ti aspettano gustosissimi preliminari! Sono burrosa, statuaria, a/p, ben dotata. Disponibile per giovani ragazzi, uomini, gang, pissing, fisting, anche padroncina…».
Poi c’è Vanessa che ti invita a realizzare il suo sogno con lei:« Ciao sono Vanessa la trans che ti fa girare la testa dalle pelle liscia e vellutata. So darti vere emozioni e passione amo le cose fatte per bene con molta calma massima pulizia e gentilezza», poi c’è Kelly che sena spendersi molto scrive:« niente da dire, tutto da verificare».
Difficile a credersi in una città dove sembrano convivere in egual modo perbenismo e omofobia, in una città dove siamo un po’ madonnari e un po’ playboy, perché noi a Barletta siamo quelli che se a 18 anni sei ancora vergine allora vuol dire: « c’à si r’cchion», cosi come «si r c’cchion» se non ti volti a guardare la tipa in minigonna che ti è appena passata dinanzi, oppure se con tanto di fede al dito non corri dietro a qualche bambina appena uscita dal liceo. A Barletta « si r’cchion», se “non mantieni la commara”, Barletta è quella città dove il genere maschile è leader al mondo nell’ostentare in tutti i modi la propria mascolinità  – anche se detto tra noi qui a Barletta all’infuori di qualche sfumatura portata in dote dagli anni 2000 gli atteggiamenti sembrano identici a quelli che ostentava qualche quarantenne di oggi all’incirca vent’anni fa - sia che siano seduti ai tavolini di un bar, sia che vaghino per le vie della città in moto o in auto.
Ed ecco allora il taglio dei capelli inevitabilmente portato come l’ultimo tronista che ha poggiato le proprie pregevoli chiappe sul trono di Maria De Filippi, al taglio del momento non sfugge nessuno, pare già di vederli in una ordinaria e ordinata fila dinanzi al barbiere smaniosi di assomigliare a Costantino più tosto che a Giuseppe o Riccardo, Mariano o Teodoro, Leopoldo o Cristoforo. Ma è al volante che certi danno il meglio di sé, l’inevitabile braccio sinistro appoggiato al finestrino, mentre con la mano destra sorreggono una Marlboro – chi guida l’auto? Il pilota automatico logicamente – con un sottofondo (che poi tanto sottofondo non è) che spazia da Gianni Celeste a Mauro Nardi, passando per Luigi Sandrelli e Nunzio Desiderio se tutto va bene, poi ci sarebbe l’intramontabile Gigi D’Alessio, oppure i più romantici che preferiscono guidare con tanto di “La Solitudine” di Laura Pausini con la tipa completamente abbracciata a sé. Un capitolo a parte meriterebbe il momento in cui te li vedi passeggiare per strada, il buon Dio ci ha salvato dalla moda del vederli portare i soldi nel pacchetto delle sigarette e lo specchietto dello stereo in bella mostra, ma non ci ha salvati dal vederli camminare con le gambe e braccia aperte, tipico di chi si ammazza di pesi e palestra, con la tipica faccia annoiata di chi è stanco del mondo, ed è stanco della tipa strafiga che ha accanto, perché ne vorrebbe avere un'altra nell’immediatezza.        
Poi tempo che il regista dia il “ciak” ed ecco vederli ai tavolini tirar fuori il meglio delle loro doti interpretative mentre si danno alla movida con tanto di gambe spiegazzate a formare un perfetto triangolo equilatero e gli immancabili sguardi enigmatici nascosti dietro i maxischermi degli occhiali da sole. No, decisamente no, il barlettano è maschio, il barlettano “i’è om”, il barlettano è colui che ride a crepa pelle se vede due uomini scambiarsi tenere effusioni, e sono sempre coloro che nelle varie avventure e incontri occasionali non hanno mai ricevuto “sorprese”.
Niente se e niente ma, tra i barlettani ci sono coloro pronti a farsi una capatina con le autrici degli annunci sopra riportati.
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