Barletta, il Burlesque di Lady Marilù sconvolge le notti del Bebop
Ospite quest’oggi dello spazio “La Voce Grossa di…”, Marilù Barberio – in arte Lady Marilù – nota artista di Burlesque, vincitrice tra l’altro di numerosi concorsi, oltre a vantare la partecipazione in varie fiction sulle maggiori reti nazionali. “Regalare l'emozione, l'entusiasmo, il fascino del corpo femminile che danza con sensualità e un pizzico di ironia...L’importante è non lasciare indifferenti…”, questa la mission di Marilù durante i suoi spettacoli, uno stile quello del Burlesque nato a cavallo tra gli anni 50 e 60, in un periodo storico dove le donne non potevano scegliere molto di ciò che volevano fare da grandi, se non essere madri e casalinghe, commesse oppure operaie in fabbrica.
D: Dunque Lady Marilù giungano a te miei omaggi e quelli della redazione tutta. Come è iniziato il tuo viaggio nel mondo del Burlesque?
R:« Nel novembre del 2011. In realtà mi fu proposto qualche mese prima da un locale, considerato che ero già molto amata dal mondo virtuale per la mia personalità e prestanza fisica. Risposi che non era per me e che ci avrei pensato. In realtà sapevo ben poco del burlesque. Ad ottobre dei personaggi conosciuti mi proposero di partecipare ad una fiction, mi prospettarono il mondo della televisione come una grande occasione, successivamente sarebbero seguite pubblicità, infine mi fu detto che avrei dovuto concedermi. Sottolineando che il mondo dello spettacolo é fatto così. Io sollevai lo sguardo, lo fissai e gli risposi: " Ma tu per stare qui, hai dato il tuo deratano?”. Non se lo aspettava. Rientrai a casa, soddisfatta per la mia risposta, ma altrettanto nervosa per aver incontrato per l'ennesima volta sulla mia strada, persone di poco conto, i quali con quell'atteggiamento squallido, tentano di distruggere le aspirazioni artistiche di un individuo».
D: Ti ispiri a qualche personaggio del passato?
R:« Non proprio, adoro Marilyn Monroe, una bellezza ed eleganza molto rara, ma mi sono ispirata molto a me stessa».
D: Si diventa ballerina di Burlesque dall’oggi al domani oppure bisogna seguire un preciso iter formativo?
R:« Ho studiato tutto su questo argomento, nei minimi dettagli, appassionandomi e facendo mia questa disciplina artistica. Mi sono creata gli abiti, le coreografie, il mio personaggio. La mia prima esibizione fu un grande successo. Io nella mia vita ho fatto tutto da autodidatta, comunque ho studiato per conto mio, la differenza la fa la passione. Anche Giotto era più bravo del suo maestro, l’aveva nell'indole la capacità di dipingere. Quando mi contattarono per la fiction "Amore criminale" , il regista mi confessò che erano andate ragazze che avevano fatto scuola di recitazione, ma non gli piacevano, chi per la postura, chi per la mancanza di personalità, aveva scelto me perché in me aveva notato qualità artistiche che in queste non percepiva, e più parlavano, più si convinceva. Fu cosi che scelse me. Ho sempre amato recitare, fin dalle scuole elementari, le recite scolastiche mi rendevano felice».
D: Se dovessi scegliere una sola parola per definire il Burlesque, quale useresti?
R:«eleganza».
D: Cosa distingue il Burlesque da un generico spogliarello?
R:« Dunque, l'artista di burlesque non si spoglia completamente, resta con gli slip, chiamati g-string e i copricapezzoli, i quali donano un effetto glamour, non induciamo lo spettatore ad avere chissà quali effetti. Ragion per cui la definizione spogliarello non si addice al Burlesque per questo e altri motivi».
D: Cos’è la sensualità e quando sconfina nella volgarità invece?
R:« La sensualità non è dettata da un bel corpo, in fondo è quello che cerco di spiegare nei miei stage, la sensualità innanzitutto è innata, la si può acquisire nel tempo. La sensualità è costituita dalla semplicità dei gesti, dall'ironia, dalla dolcezza. Diciamo che in me è innata, tutti e da tanti anni mi fanno i complimenti per la sensualità che è a prescindere da quello che indossi, una donna lo è anche in tuta. La volgarità è praticamente il contrario, specie quando si vuole ostentare troppo, quindi non vi è più la semplicità negli atteggiamenti, la sensualità è eleganza. E chi non ha queste doti cade nella volgarità, perche deve provocare con il proprio corpo esagerando».
D: Quali sono gli elementi essenziali che deve possedere una vera performer di Burlesque?
R:« Ad un'artista di burlesque non deve mai mancare la sensualità, accompagnata dalla vivacità, il burlesque è disciplina parodistica fatta di sensualità comica. Non bisogna mai vedere volgarità. Il compito difficile è proprio questo durante uno spettacolo. Io ricevo innumerevoli complimenti, mi scrivono cose tipo, " nonostante tu rimanga quasi poco vestita, riesci sempre a non essere volgare"».
D: Quali sono i pregiudizi che vengono comunemente legati al Burlesque?
R:« Debbo dire che chi ha pregiudizi a riguardo si ricrede dopo avermi vista esibire. Purtroppo ci sono alcune ragazze che sono davvero volgari, quindi confondono le idee al pubblico, e a causa di queste, noi vere professioniste dobbiamo pagare i loro errori. Dietro ad ogni singola performance ci sono lunghe ore di preparazione. Io ad esempio mi confezioni tutti gli abiti di scena, compreso l'intimo».
D: Nel lungo girovagare tra un locale all’altro trovi un pubblico consapevole del valore del Burlesque o molti pensano che sia il solito volgare spogliarello?
R:« Bhe di gente che ignora cosa sia il burlesque c’è né ancora tanta, io cerco di insegnarlo con diplomazia, soprattutto al giovane, il quale mi sorprende che viva di pregiudizi, in fondo non faccio nulla di diverso da quello che fa una ballerina in TV».