Davide Suriano, l'andriese che ha sbancato Las Vegas
In quest’epoca senza né santi né eroi, capita che per sbarcare il lunario ci
sia bisogno di inventarsi un lavoro. C’è chi s’improvvisa dj, chi
diventa fashion blogger e chi come gli antichi decide di andare a lavorare
nei campi.
Ma c’è un ragazzo di Andria, che risponde al nome di Davide Suriano, che l’ha
pensata davvero bella: ha deciso di diventare un giocatore professionista di
poker. E la sua idea non è stata neanche tanto malvagia, visto che il giocatore
pugliese è diventato negl’anni uno dei massimo esponenti di una delle
specialità del gioco, quella che potremmo chiamare testa a testa, ma che quelli
bravi definiscono “Heads up”. In
buona sostanza si tratta delle partite a Texas Hold’em, la variante più in voga
del momento, in cui sono coinvolti solo due giocatori che giocano uno contro
l’altro. Pare che queste sfide richiedano tecniche particolari e strategie
diverse da quelle adottate nelle classiche partite con più giocatori, e che uno
dei maestri al tavolo sia proprio il 26enne di Andria.A dimostrazione che non parliamo di aria fritta, c’è un braccialetto che può dimostrare questa storia. Non si tratta di uno di quelli dei villaggi vacanze, con cui si ottiene l’ingresso in discoteca e l’open bar, ma quello che Davide ha vinto a Las Vegas, la Mecca degli amanti dei giochi da casino, nel corso della manifestazione pokeristica più importante del mondo, le World Series of Poker, meglio conosciute come WSOP. Se si potesse fare un paragone, sarebbe come se nel tennis si disputasse un torneo del Grande Slam, e proprio come i campioni di singolo, anche Suriano ha battuto i suoi avversari a colpi di “Ace”.
Quasi un anno fa, Davide ha pagato la quota d’iscrizione da $10.000 e si è seduto al tavolo contro alcuni dei più forti giocatori del mondo, mettendo subito in chiaro che non era andato nel Nevada per fare tappezzeria. Un volta eliminati i primi tre avversari, l’andriese è approdato nella zona In The Money, spesso abbreviata in ITM, che garantisce un premio sicuro. Senza la pressione del denaro, ma con la consapevolezza di essere in corsa per un traguardo sportivo importante, Suriano ha messo in fila altri tre avversari, guadagnandosi un posto in finale contro l’americano Sam Stein.
Neanche fosse una partita di calcio, l’italiano batte lo statunitense in 90 minuti, sfoderando il suo talento sin dalle prime fasi dello scontro. E come detto in precedenza, è proprio un “Ace” quello che regalerà definitivamente la vittoria al nostro conterraneo, che con in mano Asso e Dieci riuscirà ad avere la meglio sul Kappa e Sette dell’avversario. Non vogliamo tediarvi con dettagli tecnici, vi basti sapere che nella storia di questo sport, solo altri 6 italiani erano riusciti a vincere questo prestigioso riconoscimento.
Dimenticavamo forse di dirvi la cosa più interessante: insieme al braccialetto, Davide si è riportato in Italia anche un assegno da $335.000 dollari. Non male per un ragazzo di 26 anni di Andria.