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Piano Riordino, Zullo: "Emiliano non ascolta chi ha a cuore davvero gli interessi della Puglia"

"Spiace che un uomo di legge, pur di salvare la faccia da politico, si affidi al classico 'rispetto della legge' specie se proprio il Piano per molti versi non rispetta, non la singola legge , ma le leggi al plurale! Non sta a me difendere i colleghi Borraccino e Campo, sanno farlo da soli, ma mi indigno nel vedere un Presidente di Regione preso più dal carrierismo politico che dalla riflessione e dal ripensamento di scelte che hanno riscontri negativi che non sono solo dei due colleghi di maggioranza, ma di tutta l’opposizione e larghissima parte delle comunità locali, scientifiche, professionali e sindacali" ha dichiarato in una nota il presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, sul comportamento del presidente Emiliano dopo la seconda bocciatura del Piano Riordino "Emiliano, invece, si ostina a non voler leggere le motivazioni del voto contrario di tutti i gruppi di opposizione e dei due colleghi di maggioranza e continua ad elogiare - come si legge sul suo profilo Facebook - il comunicato degli altri consiglieri della sua maggioranza, che hanno votato favorevolmente, ‘per avere chiarito la natura pretestuosa e campanilistica dei due voti contrari al piano di riordino da parte di consiglieri di maggioranza’. Un atteggiamento che mi fa tornare in mente la favola di Biancaneve lì dove la matrigna guardandosi nello specchio magico le piaceva sentirsi dire che era la più bella del reame. Così Emiliano si guarda nei 'suoi specchi magici'per sentirsi dire ‘sei er più’, mentre allontana da sé quei 'grilli parlanti' che, come nella favola di Pinocchio, dovrebbero scuotere la sua coscienza e le sue scelte. Certo Pinocchio era un bugiardo e la matrigna di Biancaneve una strega! E alla Puglia non servono né bugiardi né streghe, non serve soprattutto un Emiliano che di fronte alla bocciatura del provvedimento più importante dell’Assessorato alla Sanità ribatte che rispetterà la Legge quando il Piano non rispetta in larghissima misura le leggi. Noi come gruppo CoR abbiamo più volte sottolineato e argomentato il divario tra il Piano di Riordino e le norme del D.M. 70/2015, in modo particolare con riferimento: all’assenza di analisi di fondo dei bisogni di salute dei pugliesi; alla verifica dei requisiti dell’autorizzazione e dell’accreditamento delle strutture; alla disomogeneità di distribuzione di posti letto per disciplina all’interno di ciascun territorio; alla mancanza di un chiaro disegno delle reti per patologia tempo-dipendenti e della rete del trauma; all’indefinitezza della rete dell’emergenza urgenza con riguardo ai percorsi e alla dipartimentalizzazione aziendale e interaziendale; alla indefinita continuità ospedale-territorio. Tutte questioni che il D.M. 70/2015 richiede e alle quali non c’è risposta. Inoltre, la legge di stabilità 2016 obbliga l’attivazione delle unità di valutazione del rischio clinico in ogni ospedale ma, anche di questo non c’è traccia nel Piano quantunque Emiliano affermi ‘rispetteremo la legge’.  E dico di più! Il Decreto Ministeriale introduce una clausola di invarianza finanziaria e fa obbligo alle Regioni di riordinare la rete ospedaliera senza aumenti di costi per il Servizio Sanitario Regionale. In più la legge di stabilità 2016 prevede che gli ospedali che sforano il rapporto costi-ricavi del 10% o che accumulano deficit per oltre 10 milioni di euro vanno automaticamente in Piano di Rientro. Ed ancora, le norme di pianificazione sanitaria indirizzano la spesa per il 44% per gli ospedali, il 5% per la prevenzione e il 51% per la medicina territoriale e le leggi finanziarie orientate al mantenimento del principio costituzionale della stabilità economica della Repubblica impediscono lo sforamento della spesa sanitaria pena la tassazione dei cittadini. Ora, di fronte a tutte queste norme, il Piano non ha uno straccio di valutazione di impatto economico e finanziario. Emiliano non si bei di quella parte della maggioranza che sorregge lo specchio magico, ascolti chi lo critica, e analizzi le motivazioni della contrarietà perché la critica è legittima e la contrarietà è dovuta al voler difendere la Salute dei pugliesi da un Piano che produce danni. Chi non lo ammette sorreggere lo specchio magico ‘al più bello del reame".

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