La Voce Grossa di…Ida Rendano(intervista):« La musica napoletana è parte fondamentale della nostra città… è per noi motivo di vanto»
Nicola
Ricchitelli – Raccontare attraverso un intervista l’artista che andiamo ad
ospitare quest’oggi sulle pagine de La Voce Grossa, è cosa assai difficile,
quasi trent’anni di carriera, 18 album pubblicati, tanto teatro e tanti canzoni
che sono entrati di diritto nella storia della musica napoletana.
È
stato così che ad aiutarci indirettamente è stata lei stessa, postando qualche
settimana fa una foto:«… Buongiorno
famiglia!!! In questa foto c’è immortalato l’incontro più importante della mia
vita !!!qui ho capito cosa avrei voluto fare nella mia vita !!! E’chi avrebbe
immaginato poi di cantare giovanissima con il più grande poeta artista che
Napoli ha come suo figlio...un
po’ di storia fa ‘ sempre bene !!!».
È
da quella foto che inizia la nostra intervista, in quella foto troviamo un
giovanissimo Nino D’Angelo, assieme ad una piccola fans nel giorno della sua
prima comunione.
Ospitiamo
quest’oggi sulle pagine de La Voce Grossa, una delle più grandi voci della
musica napoletana, salutiamo quindi Ida Rendano.
Allora Ida, permettimi di partire
da quella foto di qualche settimana fa su Instagram, c’era Nino D’Angelo e una
piccola Ida Rendano, cosa rappresenta per te quella foto e da dove è nata
l’esigenza di quella dedica?
R:«
Quella foto per me
rappresenta un ricordo meraviglioso, sia perché ricorda il giorno della mia
Prima Comunione, quindi uno dei giorni più belli ed importanti per me, poi
perché ho accanto il maestro Nino D’Angelo che da sempre è il papà della musica
napoletana moderna e di noi tutti cantanti napoletani. L’ho pubblicata perché
rovistando tra gli album saltò fuori questa foto e mi piaceva l’idea di
condividere questo bel ricordo con i miei fans e le persone che sono in
contatto con me attraverso i social».
Nino D’Angelo, cosa rappresenta
per te questo grande artista?
R:«
Nino per me rappresenta uno
dei massimi esponenti della canzone napoletana. E’ riuscito a creare un
repertorio di canzoni che ancora oggi a distanza di anni sono sempre cantate e
conosciute da tutti. Ha avuto molta influenza sulla mia vita artistica. Oggi posso
considerarmi una sua amica e sono davvero felice di questo. Felice anche di
aver condiviso con lui “Solitudine”, un brano di enorme successo incluso in un
suo LP del 1993 e spettacoli teatrali che hanno emozionato tantissime persone.
E per i napoletani?
R:«
Per i napoletani Nino è un
idolo, un maestro, un poeta che attraverso le sue canzoni emoziona e ti fa
sognare».
Ti saresti mai aspettata di
duettare con lui qualche anno più avanti?
R:«
Assolutamente no! Quando
feci il provino per il brano “Solitudine”, ci andai ma ero molto emozionata e
non pensavo di esser poi scelta. Pensa che la versione che poi fu pubblicata è
in realtà il provino che feci per quella canzone. Non me la fecero più cantare
perché andava bene cosi, con quella emozione forte che sentivo dentro ed
inevitabilmente trasmisi a Nino ed ai produttori».
Era
il 1990, “Così quasi per gioco” arrivò il tuo primo album in collaborazione con
Gigi D’Alessio, che ricordi conservi di quel periodo?
R:«
Periodo bellissimo che
ricordo con tanta nostalgia ed affetto. Ero giovanissima e muovevo i primi
passi nel mondo della canzone. Avendo studiato lirica e solfeggio, i miei
progetti erano tutt’altri. Mi sarebbe piaciuto cantare in un coro, magari in un
bel teatro; poi però mi si presentò il progetto di un disco in dialetto con
musicalità moderne ed accettai ma mai e poi mai avrei pensato che il successo
mi avrebbe poi abbracciata cosi forte grazie a Gigi».
Ida, la tua discografia vanta
venti album, quale tra questi raccontano appieno Ida Rendano?
R:«
In realtà tutti perché in
ogni album c’è un qualcosa che mi rappresenta. Probabilmente i primi raccontano
una Ida sbarazzina e poco matura, gli ultimi invece sono quelli che raccontano
la donna e l’artista che sono diventata con il tempo, con esperienze belle e
non».
Ida
che significa interpretare la grande musica napoletana?
R:«
Interpretare la musica napoletana non è facile. C’è una netta distinzione tra
l’esser cantante e l’esser interprete. Chi canta molto spesso ci mette
semplicemente la voce… chi interpreta ci mette l’anima e ti arriva al cuore
provocandoti emozioni incommensurabili. Il nostro è un grandissimo patrimonio,
la musica napoletana classica è amata ovunque ed abbiamo dei testi che
probabilmente nessuno potrà mai riscrivere. Quindi io personalmente quando
interpreto un classico ci metto cuore, anima e voce e credo sia questo il
segreto per arrivare al pubblico».
Cosa
rappresenta la musica napoletana per Napoli?
R:«
La musica napoletana è parte fondamentale della nostra città. Siamo un popolo
che senza canzoni non riesce a vivere, abbiamo la musica nel sangue e
soprattutto quella napoletana è per noi motivo di vanto in quanto conosciuta e
cantata in ogni angolo del mondo».
Ida
parliamo un po’ di teatro…che emozioni suscita in te il palcoscenico di un
teatro?
R:«
Emozioni indescrivibili.
Non è semplice fare teatro. Quando sei al cinema se sbagli una battuta o una
scena puoi ripeterla anche un miliardo di volte ma in teatro è diverso. Il
pubblico è li e non puoi sbagliare. Quando mi esibisco in teatro sono contenta
e quell’emozione fortissima prima di calcare il palcoscenico, la sento tutta e
mi sprona sempre a dare il meglio.
E il teatro? Che significa per te
recitare in un teatro?
R:«
Recitare in un teatro è
sempre gratificante per me anche perché non tutti i cantanti sono anche attori
teatrali quindi quando un regista ti chiama e ti propone un’opera è sempre una
grandissima soddisfazione personale.. Ricordo che il mio primo spettacolo fu
“Io, Raffaele Viviani”, quindi spettacolo molto difficile anche perché Viviani
non è assolutamente facile da interpretare già per i testi in napoletano
arcaico. Ho interpretato poi testi di De Filippo e tanti altri autori. Il
teatro è un mondo a parte, nobilita l’artista e lo arricchisce».
Ida
cosa bolle in pentola per il prossimo futuro?
R:«
Prossimamente, sarò in teatro con uno spettacolo comico di Lello Marangio e
Lucio Pierri che è anche protagonista insieme a me: “La Scommessa”. Saremo in
diversi teatri della Campania e non solo. Poi sto valutando nuove proposte
discografiche e qualche proposta cinematografica.. chissà.. incrociamo le
dita...».