La Voce Grossa di…Chiara D’Amico(intervista):«La musica neomelodica nel mio destino…il mio nome ispirato da una canzone di Nino D’Angelo»
Nicola
Ricchitelli - L’ospite di quest’oggi arriva dalla Germania – da Offenbach per
la precisione - ma ha il cuore italiano, un cuore capace di regalare emozioni
attraverso la sua musica.
Ospitiamo
quest’oggi sulle pagine de La Voce Grossa, la voce di Chiara D’Amico, e con le
sue parole capire la sua musica e la sua arte.
Innanzitutto Chiara benvenuta nel
nostro spazio, innanzitutto permettimi di chiederti che ci fai da quelle parti?
J
R:«
Ciao, innanzitutto per
avermi scelto per la vostra intervista. Mi chiamo Chiara D'Amico, ho 18 anni
compiuti ad aprile di quest’anno, sono nata e cresciuta a Offenbach in Germania
da genitori Siciliani, mio padre è di Trapani e mia madre viene dalla provincia
Catania».
Come nasce il tuo amore per la
musica neomelodica?
R:«
L’amore per la musica
neomelodica nasce da piccola, mia madre ha sempre ascoltato musica neomelodica,
pensa che il mio nome mi è stato dato su ispirazione da una canzone di Nino D’Angelo
- Chiara - che i miei amano, una
canzone che mi dedicavano sin da quando mia madre era incinta di 4 mesi, quando
hanno saputo che avrebbero avuto una femminuccia. Così mi sono ritrovata dall’età
di sei anni a cantare anch’io canzoni neomelodiche».
Quanto coraggio ci vuole per
scegliere una strada come quella della musica neomelodica bistrattata un po’ da
tutti?
R:«
Credo che non c’è nulla di male
nel cantare la canzone neomelodica anche se non è ben ascoltata e vista da tutti.
Io amo questa musica e credo che sia il miglior modo per esprimere ciò che si
sente, non mi pongo problemi nell’interpretarla, mi piace, è la mia passione e
voglio farne un mio lavoro».
Quali
gli argomenti che ami cantare nelle tue canzoni?
R:« A me piace cantare l’amore e la
musica neomelodica è il modo migliore per farlo».
Cosa
dicono di te le canzoni che canti?
R:« Le mie canzoni
esprimono ciò che sento, quello che mi sta a cuore come ad esempio “Nun me puo
tratt accussi”, dove racconto la mia la mia piccola storia risalente all’età di
16 anni. Voglio trasmettere a tutte le ragazze e a tutte le donne il messaggio
che nessun uomo o ragazzo deve essere messo nelle condizioni di farci stare
male. Amore significa essere amati e rispettati, non essere trattata male».
Soprattutto quanto c’è del tuo
vissuto nelle tue canzoni?
R:«
“Madre Natura” è la mia prima
canzone e credo essere la storia di tutti, la storia di quanto si incontra una bella ragazza o ragazzo e arriva la prima cotta.
Insomma mi piace cantare l’amore e le sue 1000 sfumature».
R:«
Le mie canzoni possono
definirsi una sorta di mie auto dediche in fondo. Molte ragazze mi mandano messaggi
dove si immedesimano nelle mie canzoni, è ciò mi rende felice perché è ciò che
voglio, arrivare non solo alle orecchie ma anche al cuore dalle persone…».
Importanti nel tuo percorso sono
state le collaborazioni con i vari artisti neomelodici – Ivan Corso, Andrea
Zeta, Benny G – insomma in che modo una collaborazione riesce ad accrescere il
valore di una canzone?
R:«
Come hai accennato tu sono orgogliosa
delle persone con cui ho duettato, da Benny G e Ivan Corso.
Ma
sono onorata di aver duettato sul palco
con Andrea Zeta, Francesco Daleo , Anthony, Daniele De Martino, Carmen Zarra e
anche Rosario Miraggio che ho affiancato nella suo tour in Germania, grazie all’organizzatore
Marco Pagano che crede in me».
Proprio l’ultimo video – ”S'arrubbate
'o core” – con il featuring di Benny G ha toccato le 900.000 visualizzazioni,
quale la forza di questa canzone?
R:«
Del mio duetto con la
piccola Benny G sono strafelice, in soli 2 mesi abbiamo toccato le 900000
visualizzazioni, entrambe ci siamo divertite nel girare il video, e credo che
si nota il fatto di come mi sentissi piccola proprio come Benny e Benny si
sentiva grande come me, e stato un bel fondersi insieme, questa collaborazione
credo che rimarrà in assoluto la mia preferita».
Chiara quale futuro speri per la
tua musica e per la tua arte?
R:«
Dal futuro mi aspetto appunto
di far diventare questa mia passione in una professione. Appena diciottenne sono
riuscita a cantare in America, è stato un sogno, pian piano spero di arrivare di
riuscire a realizzare questo obiettivo, anche grazie alle persone che credono in me e che mi stanno
vicino, in primis mia madre e mio padre, perché a loro devo tutto».