Prezzi di elettricità e gas impazziti dopo l'allerta nucleare in Francia
ALLARME PREZZI PER L'ENERGIA: ANCORA UNA BATOSTA PER GLI ITALIANI. L'INCIDENTE FRANCESE SEGNA LA FINE DEL NUCLEARE.
Nuova impennata dei prezzi dell'energia in Italia, proprio come a cavallo tra il 2016 e il 2017 quando una temporanea chiusura di alcune centrali nucleari in Francia portò ad un considerevole aumento del prezzo unico nazionale dell'energia elettrica: +28% in un solo mese. |
( AJ-Com.Net) - ROMA, 13 SET 2019 - Prezzi di elettricità e gas impazziti dopo l' allerta nucleare in Francia: un rischio non solo per la sicurezza, ma anche per le esportazioni di energia dal Paese d'Oltralpe, in gran parte dirette verso l'Italia.
Secondo gli analisti di Solar Power Network ( www.solarpowernetwork.ca), leader mondiale nel settore del fotovoltaico industriale, la vera batosta per gli italiani arriverà nel momento in cui le indagini avviate in Francia evidenzieranno la necessità di sostituire i componenti difettosi nei reattori nucleari. Lo scenario si profila ancora più drammatico rispetto alla situazione che l'Italia visse sul finire del 2016 ed inizio 2017, quando la temporanea chiusura di alcune centrali nucleari in Francia portò ad un sorprendente aumento dei prezzi dell'energia sulla borsa elettrica italiana (indice PUN), passando dai 56,44 euro di dicembre 2016 ai 72,24 euro di gennaio 2017: +28% in un solo mese. In tale circostanza il prezzo dell'energia in alcune zone del Nord Italia superò addirittura i 78 euro, con un'impennata del +34% in un solo mese. I problemi emersi sono l'ultimo segnale di una crisi profonda legata all'avventura nucleare. Secondo gli analisti di SolarPowerNetwork.it, il portale italiano della multinazionale canadese, ci si deve quindi aspettare un ulteriore aumento del prezzo dell'energia elettrica. «È dunque il momento di virare rapidamente sulle energie rinnovabili, partendo dal solare che è il più rapido da implementare e che sfrutta la fonte di energia più grande a nostra disposizione, il sole» avvertono gli esperti di SolarPowerNetwork.it. E vero è infatti che il sole invia sulla Terra sotto forma di radiazione luminosa una colossale quantità di energia: la potenza istantanea che colpisce l'atmosfera terrestre ammonta a 170 milioni di miliardi di watt (170 PW). «In pratica, in meno di un'ora il sole invia sulla Terra una quantità di energia pari all'intero consumo complessivo mondiale annuale» spiegano i responsabili di SolarPowerNetwork.it. Con il solare basterebbero modesti investimenti per avviarsi verso un'economia circolare rigenerativa e superare l'andamento di un mercato energetico che così come è strutturato oggi è veramente imprevedibile. «Certamente il nucleare è una tecnologia importante per l'umanità, lo stesso sole ci invia la sua energia grazie a continue reazioni termonucleari sulla sua superficie, ma che dimostra tutti i suoi limiti nell'essere gestita su questo pianeta per produrre elettricità» puntualizza l'ingegner Peter Goodman, presidente e ceo di Solar Power Network, commentando l'attuale incidente francese. «L'uscita dal nucleare è ormai una necessità ed a guidarla saranno le rinnovabili, con in testa l'energia solare che ad oggi è la più conveniente, la più rapida da installare e la più facile da gestire nelle sue varie forme: autoconsumo, corporate PPA o green PPA» avvisa l'ingegner Peter Goodman. «I tentativi di calmierare i prezzi dell'energia compiuti negli ultimi mesi sono quasi tutti falliti e la già riscontrata crescita dei prezzi del gas naturale sul mercato olandese e su quello italiano dovuti all'evento francese li renderanno completamente vani» aggiunge Giorgio Mottironi, senior partner e philosophy officer di BAngel che per Solar Power Network svolge un ruolo di supporto all'analisi di mercato e sviluppo della strategia. ( AJ-Com.Net). AJ/LL 13 SET 2019 12:40 NNNN |