Ludopatia: approvate le nuove regolamentazioni
Dal primo di Gennaio sono entrate in vigore delle nuove norme nel campo della gestione del problema della ludopatia in Italia. Esse prevedono che ogni macchina VLT, come le slot machine delle sale giochi o dei bar, sia dotata di un lettore obbligatorio di tessera sanitaria. Per quanto riguarda le slot machine online come ad esempio quelle del sito pathosonline.it, sono escluse da tale impegno. Ogni utente, per poter giocare, deve inserire la propria tessera sanitaria nel lettore della slot machine, dove dovrà rimanere per tutta la sessione di gioco, certificando così alla macchina di essere maggiorenni.
Questo sistema è nato per far fronte al problema della ludopatia nei minorenni, ma un servizio di Striscia la notizia andato in onda il 15 di Gennaio ha sollevato alcuni dubbi sulle effettive funzionalità delle nuove norme. Al giornalista è bastato un breve giro tra le sale giochi e i bar da slot machine per accorgersi che alcuni gestori non si sono messi al passo con le nuove regole, e che altri permettono persino il gioco ai minorenni compiendo una grave illegalità.
Un altro grave problema messo in luce dal servizio riguarda le tessere sanitarie false. Il mandato di Striscia la Notizia ha dimostrato, tramite l’utilizzo di una scheda falsa, che molte slot machine non sono protette contro questi stratagemmi, e permettono così il gioco a chiunque ne possieda una, anche se minorenne. Questo è facilmente comprensibile leggendo il testo stesso della normativa:
“[…] nel rispetto dei principi di minimizzazione e di privacy by design e by default, che le modalità di accertamento della maggiore età avvengano mediante l’estrazione delle informazioni registrate nelle prime due tracce della banda magnetica della tessera sanitaria (codice fiscale ed identificativo della tessera) senza che le stesse siano memorizzate nelle banche dati del sistema di gioco Vlt. […] dopo aver constatato la correttezza formale del codice fiscale e dell’identificativo della tessera, la verifica della maggiore età del giocatore sia effettuata confrontando la data corrente con quella estratta dal codice fiscale della tessera sanitaria”.
Da ciò si evince, fondamentalmente, che il sistema fa solamente un controllo formale dei dati sulla tessera, che è facilmente riproducibile da chiunque si occupi di contraffazione, e che quindi le slot machine da bar, o quelle da sale giochi, possono essere utilizzate, potenzialmente, da chiunque.
Nelle sale slot a norma, invece, è stata riscontrata una certa diffidenza, da parte degli utenti, verso questi dispositivi di lettura. Chi non ha letto la normativa, infatti, potrebbe sospettare l’invasione della propria privacy, e controlli incrociati del fisco che servono a far fronte ad un altro grave problema delle slot fisiche, il riciclo del denaro. Permettendo l’utilizzo delle banconote e delle monete, infatti, ed essendo invece molto difficile risalire a chi sta usando la slot, è facile che le sale giochi vengano utilizzate come strumento per il riciclo del denaro sporco.
Tutto questo mette in evidenza lo scarso impegno dello stato, che fallisce sia nell’efficienza delle sue norme, sia nel centrare il punto, penalizzando sempre di più le slot machine a distanza quando invece, a mietere vittime giornaliere di ludopatia, sono le slot fisiche nelle sale gioco. Il gioco online non prevede, infatti, l’accesso a chi non favorisce una regolare carta di identità, e non permette in alcun modo l’uso dei contanti, ovviando contemporaneamente sia al problema del gioco minorile, sia quello del riciclo del denaro.
Questo sistema è nato per far fronte al problema della ludopatia nei minorenni, ma un servizio di Striscia la notizia andato in onda il 15 di Gennaio ha sollevato alcuni dubbi sulle effettive funzionalità delle nuove norme. Al giornalista è bastato un breve giro tra le sale giochi e i bar da slot machine per accorgersi che alcuni gestori non si sono messi al passo con le nuove regole, e che altri permettono persino il gioco ai minorenni compiendo una grave illegalità.
Un altro grave problema messo in luce dal servizio riguarda le tessere sanitarie false. Il mandato di Striscia la Notizia ha dimostrato, tramite l’utilizzo di una scheda falsa, che molte slot machine non sono protette contro questi stratagemmi, e permettono così il gioco a chiunque ne possieda una, anche se minorenne. Questo è facilmente comprensibile leggendo il testo stesso della normativa:
“[…] nel rispetto dei principi di minimizzazione e di privacy by design e by default, che le modalità di accertamento della maggiore età avvengano mediante l’estrazione delle informazioni registrate nelle prime due tracce della banda magnetica della tessera sanitaria (codice fiscale ed identificativo della tessera) senza che le stesse siano memorizzate nelle banche dati del sistema di gioco Vlt. […] dopo aver constatato la correttezza formale del codice fiscale e dell’identificativo della tessera, la verifica della maggiore età del giocatore sia effettuata confrontando la data corrente con quella estratta dal codice fiscale della tessera sanitaria”.
Da ciò si evince, fondamentalmente, che il sistema fa solamente un controllo formale dei dati sulla tessera, che è facilmente riproducibile da chiunque si occupi di contraffazione, e che quindi le slot machine da bar, o quelle da sale giochi, possono essere utilizzate, potenzialmente, da chiunque.
Nelle sale slot a norma, invece, è stata riscontrata una certa diffidenza, da parte degli utenti, verso questi dispositivi di lettura. Chi non ha letto la normativa, infatti, potrebbe sospettare l’invasione della propria privacy, e controlli incrociati del fisco che servono a far fronte ad un altro grave problema delle slot fisiche, il riciclo del denaro. Permettendo l’utilizzo delle banconote e delle monete, infatti, ed essendo invece molto difficile risalire a chi sta usando la slot, è facile che le sale giochi vengano utilizzate come strumento per il riciclo del denaro sporco.
Tutto questo mette in evidenza lo scarso impegno dello stato, che fallisce sia nell’efficienza delle sue norme, sia nel centrare il punto, penalizzando sempre di più le slot machine a distanza quando invece, a mietere vittime giornaliere di ludopatia, sono le slot fisiche nelle sale gioco. Il gioco online non prevede, infatti, l’accesso a chi non favorisce una regolare carta di identità, e non permette in alcun modo l’uso dei contanti, ovviando contemporaneamente sia al problema del gioco minorile, sia quello del riciclo del denaro.