DIODATO HA RICEVUTO LA “CIVICA BENEMERENZA” DAL SINDACO E DALLA GIUNTA DI TARANTO PER L’OMAGGIO ALLA SUA CITTÀ CON IL BRANO “FAI RUMORE” VINCITORE DEL 70° FESTIVAL DI SANREMO

Lunedì 24 febbraio il Sindaco e la Giunta di Taranto hanno conferito la “Civica Benemerenza” a Diodato per il modo in cui, con la vittoria del 70° Festival di Sanremo, ha reso omaggio alla sua città, alla quale ha dedicato il brano “FAI RUMORE”. 

La “Civica Benemerenza” è il riconoscimento assegnato dal Comune a personalità del mondo dell'arte, della cultura, dello sport e della scienza che abbiano onorato la città di Taranto.

“Ringrazio il Sindaco di Taranto per questo riconoscimento. In questi giorni ho sentito il caloroso abbraccio della mia città e sentirla così unita mi ha riempito di gioia. Il tessuto sociale tarantino è stato distrutto dalla guerra tra poveri a cui ci hanno costretti. Spero davvero si possa lavorare insieme per pretendere un futuro alternativo, partendo da interventi coraggiosi nell’immediato. Abbiamo pagato un tributo altissimo e proprio in questa giornata vorrei dedicare un pensiero ai tarantini che non ci sono più, ai loro parenti, a tutti coloro hanno dato la loro vita per questa ragion di stato, agli operai costretti a lavorare nella vergogna di questo ricatto inaccettabile. Facciamo rumore insieme. Riprendiamoci le nostre vite. Pretendiamo un intervento dal nostro Stato con investimenti pesanti che creino opportunità lavorative in altri campi, che riportino alla luce la nostra bellezza, che ci permettano di tornare ad essere un popolo felice. Abbiamo sofferto abbastanza.”

DIODATO così racconta l’intento all’origine del brano, certificato Disco d’Oro dopo essersi posizionato al primo posto nella classifica dei singoli Top Of The Music (GfK) per due settimane consecutive: «Fai rumore è un invito ad abbattere i muri dell’incomunicabilità. È un invito a farsi sentire, a non soffocare nel silenzio delle incomprensioni, del non detto, dove muore ogni umanità. È un atto di ribellione che ha l'amore come finalità, nel senso più ampio possibile.»