Conte: "Stanziati 7,5 miliardi per per imprese e famiglie"
ROMA - Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in conferenza assieme al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ha comunicato lo stanziamento di 7,5 miliardi per l’emergenza. “Ci sarà un passaggio parlamentare, si tratta di uno scostamento rispetto agli obiettivi programmatici di finanza pubblica – le parole di Conte –, ma riteniamo di dover assumere in un contesto così emergenziale misure straordinarie e urgenti, siamo consapevoli della responsabilità che incombe su di noi”.
Gualtieri spiega: “Lo scostamento è di 7,5 miliardi in termini di saldo netto, 6,35 miliardi in termini di indebitamento netto per consentirci di assumere le prime iniziative immediate per far fronte all’emergenza economica del coronavirus e al suo impatto sull’economia. Stiamo lavorando su misure per incrementare le risorse destinate al Servizio sanitario pubblico, al sistema della Protezione civile e alle forze dell’ordine per assicurare la necessaria dotazione di strumenti e mezzi che consentano di fornire assistenza alle persone colpite dalla malattia e applicare tutte le politiche di contenimento del virus. Ci saranno misure che ci consentiranno di sostenere i redditi, salvaguardare l’occupazione e potenziare gli ammortizzatori sociali. Ci saranno misure di sostegno alle aziende dei territori e dei settori al di fuori dei territori più colpiti che subiscono l’impatto sia delle misure di contenimento del virus sia delle sue conseguenza dirette e indirette sull’economia. Ci sarà inoltre una misura per sostenere con un sistema di garanzie una moratoria dei crediti alle imprese da parte del sistema bancario”.
Intanto l'ultimo bollettino sul Coronavirus in Italia, in attesa di aggiornamento, riferisce di 3.089 casi, 107 morti e 276 guariti. In Lombardia, la regione più colpita, il numero dei contagiati continua a crescere, sono 2251 di cui 1169 ricoverati, 244 in terapia intensiva, 364 in isolamento domiciliare, e si riducono rispetto ad ieri. Crescono anche i dimessi: sono 376 in un solo giorno,126 in più di ieri. I morti sono 98, 25 in più rispetto a ieri, "si tratta di casi di persone molto anziane con compromissioni cardiologiche o altre patologie, la maggior parte della zona rossa, nel Lodigiano, e della provincia di Bergamo. Ce ne sono anche uno di Milano e uno di Bresso, ma le caratteristiche sono simili per tutti", ha spiegato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.
Gualtieri spiega: “Lo scostamento è di 7,5 miliardi in termini di saldo netto, 6,35 miliardi in termini di indebitamento netto per consentirci di assumere le prime iniziative immediate per far fronte all’emergenza economica del coronavirus e al suo impatto sull’economia. Stiamo lavorando su misure per incrementare le risorse destinate al Servizio sanitario pubblico, al sistema della Protezione civile e alle forze dell’ordine per assicurare la necessaria dotazione di strumenti e mezzi che consentano di fornire assistenza alle persone colpite dalla malattia e applicare tutte le politiche di contenimento del virus. Ci saranno misure che ci consentiranno di sostenere i redditi, salvaguardare l’occupazione e potenziare gli ammortizzatori sociali. Ci saranno misure di sostegno alle aziende dei territori e dei settori al di fuori dei territori più colpiti che subiscono l’impatto sia delle misure di contenimento del virus sia delle sue conseguenza dirette e indirette sull’economia. Ci sarà inoltre una misura per sostenere con un sistema di garanzie una moratoria dei crediti alle imprese da parte del sistema bancario”.
Intanto l'ultimo bollettino sul Coronavirus in Italia, in attesa di aggiornamento, riferisce di 3.089 casi, 107 morti e 276 guariti. In Lombardia, la regione più colpita, il numero dei contagiati continua a crescere, sono 2251 di cui 1169 ricoverati, 244 in terapia intensiva, 364 in isolamento domiciliare, e si riducono rispetto ad ieri. Crescono anche i dimessi: sono 376 in un solo giorno,126 in più di ieri. I morti sono 98, 25 in più rispetto a ieri, "si tratta di casi di persone molto anziane con compromissioni cardiologiche o altre patologie, la maggior parte della zona rossa, nel Lodigiano, e della provincia di Bergamo. Ce ne sono anche uno di Milano e uno di Bresso, ma le caratteristiche sono simili per tutti", ha spiegato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.