La Voce Grossa di…Norberto Grimaldi(intervista):«Nel mio nuovo singolo canto “Laura” e il suo lato trasgressivo»

Di Redazione – Dallo scorso  febbraio in radio e disponibile sulle piattaforme digitali “LAURA” (Play Audio/Azzurra Music), il nuovo singolo di Norberto Grimaldi.

Dopo anni di lotte e di rivendicazioni, la donna ha finalmente assunto un ruolo leader all’interno della  coppia e nella scelta del partner. Il brano affronta in modo ironico il tema delle relazioni multiple dal punto di vista del partner maschile, che risulta disorientato dalla libertà sessuale della propria compagna. Il compagno può solo osservare "Laura" allietata dalla presenza di un amica, lusingata dalle attenzioni di un amico, e denunciare il suo disappunto.

«Mi sono divertito a scrivere questa canzone che affronta temi profondi come la gelosia, la libertà sessuale, il poliamore. Lo fa in modo semplice e ironico, proiettando l’ascoltatore in questo Mènage à trois tra Laura, lui e lei, senza tralasciare le considerazioni del fidanzato!», commenta il cantautore romano.

Il brano è accompagnato da un videoclip per la regia di Giorgio Galieti, girato nel centro di Roma, all’interno del locale Esco Pazzo, e una breve scena iniziale su un taxi in movimento.

«Il video tratta là volubilità della nostra contemporaneità senza utilizzare una storia specifica ma mostrandone varie porzioni dislocante nello spazio e nel tempo che favoriscono gli aspetti artistici dando differenti interpretazioni per lo spettatore», afferma il regista.

Sulle pagine de La Voce Grossa quest’oggi arriva l’autore e compositore romano Norberto Grimaldi in radio da circa un mese con il singolo “Laura”. Norberto benvenuto quest’oggi nel nostro spazio…

Norberto chi “Laura” che canti nel tuo ultimo singolo?

R:« Nel mio singolo “Laura” mi sono ispirato ad una persona che frequentavo, ero all’oscuro del suo lato trasgressivo che si è rivelato inevitabilmente nel corso della nostra conoscenza».

Chi sono le “Laura” della vita di tutti i giorni?

R:« Tutte le donne di oggi che vogliono essere protagoniste della loro vita sessuale, trasgredendo all’immaginario della classica donna dedita solo alla famiglia, e al proprio marito».

Quali gli elementi che hanno ispirato la scrittura di questo pezzo?

R:« Partendo dall’esempio di Laura, Ho tratto ispirazione da un fenomeno sociale: l’uomo e la donna di oggi spesso escono fuori dagli schemi della coppia classica e si innamorano di altre persone, anche dello stesso sesso, senza abbandonare il proprio partner».

Dove vuole portare l’ascoltare, appunto l’ascolto di questo brano?

R:« Vorrei fare emergere all’opinione pubblica la  normalità  di questo tipo di situazioni affinché non vengano etichettate in nessun modo ma accettate senza pregiudizio».

Norberto avvolgiamo un po’ il nastro della memoria al 1993, a Roma incontri i Nirvana, cosa cambia per te e per la tua musica?

R:« L’incontro con i Nirvana per me è stato decisivo: ascoltando la musica Grunge ho capito che al pubblico piace divertirsi con un linguaggio musicale semplice e diretto, e che tramite la musica potevo anch’io esprimere me stesso cantando le mie creazioni, senza essere un virtuoso della chitarra o del canto».

Che ricordi conservi del tuo fare musica nei locali di quegli anni lì?

R:« Sono stati anni decisivi per la mia formazione musicale: ho cantato il punk ed il rock nei  pub, nelle scuole, nei centri sociali, nelle feste private. Si suonava senza troppa  elettronica  e il centro di Roma era un susseguirsi di locali dove si faceva musica live e djset spesso fino all’alba;  mi capitava di suonare la chitarra anche per strada a piazza di Spagna,  a piazza Navona o sotto la metropolitana; ora grazie a leggi e regolamenti vari  Io scenario musicale e’ molto cambiato e i posti dove ascoltare gruppi e cantautori  emergenti a Roma sono veramente pochi».

In quali altri progetti ti vedremo impegnato in futuro?

R:« Attualmente sto preparando altre canzoni da proporre come singoli e, appena sarà finita l’emergenza del Coronavirus, prepareremo uno spettacolo con i miei brani da portare in giro per l’Italia».