La Voce Grossa di…Raffaella Sette(intervista):«Perché una donna si spoglia? Per sentirsi libera…Per usarlo come arma di seduzione
Di
Redazione - Sulle pagine de La Voce Grossa, nel consueto spazio dedicato alle
interviste quest'oggi la modella di lingerie e nudo artistico Raffaella
Sette...
Raffaella
innanzitutto benvenuta nel nostro spazio dedicato alle interviste...Perché hai
deciso di mettere al servizio della fotografia la tua fisicità?
Essendo
una bellezza mediterranea , volevo valorizzare il mio corpo attraverso l’arte .
Le mie fotografie hanno un richiamo a sculture e quadri d arte, come quelle del
Canova, Botticelli, Velásquez».
Che
rapporto hai con la tua fisicità?
R:«Ho
un ottimo rapporto, amo la mia sinuosità».
Quando
hai realizzato il tuo primo scatto?
R:«Dieci
anni fa, avevo bisogno di un book fotografico per lavorare come hostess in
fiera, e da lì ho iniziato come fotomodella».
In
una foto cosa è volgare e cosa è arte?
R:«La
volgarità nella foto é espressa nel viso, in una espressione troppo rozza prive
di finezza e di gusto; arte difficile da identificare, molti sono convinti di
fare arte. Io semplicemente rappresento me e trasmetto delle sensazioni».
Chi
è Raffaella spenta la macchina fotografica?
R:«Una
ragazza solare, la classica ragazza della porta accanto».
Qual'è
il pregiudizio con cui convivi?
R:«Non
ne ho».
Cosa
rappresenta agli occhi della gente una modella di nudo?
Dagli
artisti ha la massima considerazione e rispetto . Da altre persone ha la
considerazione di una esibizionista .
Perché
una donna decide di spogliarsi?
R:«Per
sentirsi libera, perché ama il suo corpo. Per usarlo come arma di seduzione».
In
linea generale come spieghi il proliferare di profili di donne che pubblicano
scatti hot e di nudo?
R:«Tutto
dipende quanto sia hot. C’è il nudo ben fatto , con pose delicate».
In
futuro hai obiettivi legati alla tua attività di fotomodella?
R:«In
questo periodo mi sto concentrando su riviste, infatti sono stata pubblicata
con intervista su Novella 2000, Visto. Intendo continuare nel campo editoriale».