La Voce Grossa di…Stefania Lay(intervista):«Vi racconto il mio viaggio nella musica napoletana»
Nicola Ricchitelli - Stefania Lai in arte Stefania
Lay nasce a Napoli il 12 aprile del 1980. A 15 anni data la passione per la
musica comincia ad entrare nel mondo della musica partenopea conducendo il
programma intitolato MUSIC LIVE.
Nel 1996 registra il suo primo album intitolato
con il suo nome e cognome, nel cd ci sono 8 canzoni neomelodiche tra cui il
brano grintoso “A LIBERTA’” che la fatta conoscere al pubblico, il brano tratta
di una ragazzina incinta che vuole scappare da un uomo che la maltratta, beh
può essere banale il testo ma è da ascoltare e Maurizio Costanzo nel 1997 la
invita nel suo programma con questo brano.
Negli anni arrivano successivi e apparizioni Rai,
premi neomelodici e tanti altri album, oggi è proprio lei l’ospite del nostro
spazio dedicato alle interviste.
Sulle pagine de La
Voce Grossa quest’oggi, una delle primedonne nonché una delle più grandi
interpreti della musica napoletana. Sulle pagine de La Voce Grossa quest’oggi
Stefania Lay a cui diamo il nostro benvenuto…
R:«Salve a tutti è un vero piacere partecipare a
questa intervista»
Stefania partiamo dal
tuo ultimo singolo, chi è la femmina illegale che canti in “Femmena Illegale”?
R:«Bhè la classica donna che si
catapulta nelle storie strane e per quanto voglia fare la dura poi alla fine si
innamora».
Quali i temi che ami
maggiormente cantare nei tuoi brani?
R:«Io sono un interprete e tale amo
interpretare tutte le storie, è ovvio che poi cerco sempre di colpire al
cuore cantando storie di attualità».
Qualche mese fa hai
annunciato la collaborazione con un'altra grande voce della musica napoletana,
Nancy Coppola, cosa bolle in pentola?
R:«Bhe io e Nancy siamo amiche da sempre ed è
nato questo connubio musicale. In questo brano che uscirà non appena sarà
passata questa bufera abbiamo scelto un tema che non centra nè con il nostro
genere musicale nè mette in risalto le nostre doti vocali, ma abbiamo pensato a
immedesimarci ancora una volta nelle ragazze e nei ragazzi di oggi. Un brano
molto divertente».
Stefania perché hai
deciso di mettere la tua voce al servizio della musica napoletana?
R:«Io sono nata nella musica - con un padre
musicista - mangio pane e musica, poi il tempo e le esperienze mi hanno fatto
coltivare ciò che ho sempre amato e mi ritengo fortunata nel fare un lavoro che
mi piace».
Che rappresenta questa
canzone per il popolo napoletano?
R:«Bhè direi è una storia cosi attuale e
profonda che colpisce un pò tutti. La risposta è stata positiva su Youtube, ci
sono tante visualizzazioni e quindi piace. Poi diciamo che il popolo che segue
i neomelodici non va solo per il testo, la storia, ma anche per il ritmo la
melodia….insomma un pò complessa la cosa ma ha la sua funzionalità».
Quasi venticinque fa
ti facesti conoscere con il brano “A Libertà” contenuta nel tuo primo album,
chi era quella ragazzina che cantavi in questa canzone?
R:«Diciamo che sono passati ben 25 anni da
allora J. Quella ragazzina era una donna cresciuta
troppo in fretta, ho vissuto poco la mia infanzia e non so quanto sia stato
positivo ma oggi posso dire che fra tante cose belle e brutte sono cresciuta
con una sola idea: quella che fra musica e vita nessuno mi frega J».
Un brano che ti valse
tra l’altro l’invito di Maurizio Costanzo nel suo famoso show…?
R:«Non dimenticherò mai quella meravigliosa
esperienza. Ero impaurita da chi sa quale domanda mi avrebbe fatto il sig.Costanzo,
ma dissi a me stessa che avrei messo in atto tutta la mia onestà e sincerità e
cosi fu…Forse oggi il mio vero successo è
questo…».
Poi arrivarono altri
album e tante collaborazioni e tanti duetti, ad oggi cosa manca alla tua
carriera?
R:«Quando hai fatto tante cose di solito credi
di non aver bisogno di nulla più, ma non è il mio caso, io ho sempre fame di
nuove esperienze per crescere e imparare costantemente».
Perché la musica
napoletana è ancora delimitata nel centrosud?
R:«Assolutamente no io faccio serate anche al di
fuori, che so Milano, Firenze, Torino, Genova e tante altre citta del nord».
Come spieghi i tanti
ragazzi che si accostano alla musica napoletana?
R:«C’è chi una mattina si sveglia cantante e chi
lo diventa facendo strada. La differenza fra i due è: chi si sveglia cantante è
colui o colei che avrà strada corta perché per essere artista ci vuole una
grande consapevolezza di ciò che è la musica nonostante hai talento; poi c’è il
talentuoso che per gradi impara a conoscersi e conoscere la musica in maniera
professionale facendo della propria dote un arte. Però è anche vero che chi ha
un sogno nella vita cerca in tutti i modi di realizzarlo. I sogni son desideri…».
Stefania in quali
altri progetti ti vedremo impegnata in futuro?
R:«Sicuramente
altri lavori discografici… sarò in
continuo aggiornamento. Chi si ferma è perduto!».