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La Voce Grossa di…Sharon Caroccia(intervista):«Recitare nel film “Il Cratere” mi ha fatto scoprire una nuova ME»


Di Redazione – Abbiamo rivisto il suo volto proprio qualche settimana fa su Rai 5 - per il ciclo “Nuovo Cinema Italia” – nel film “Il Cratere”.

Il film è stato in concorso alla 32^ Settimana internazionale della critica (Venezia, 2017). Candidato al Globo d’Oro 2018 come miglior opera prima. Dopo la presentazione alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia, la pellicola ha vinto il Premio Speciale della Giuria al Tokyo International Film Festival e poi al Crossing Europe Film Festival.

Lei è l’indiscussa protagonista della pellicola di Silvia Luzi e Luca Bellino, arriva da Napoli ed è la protagonista quest’oggi del nostro spazio dedicato alle intervista, lei è Sharon Caroccia a cui diamo il benvenuto.

Sharon benvenuta, come stai?
R:« Innanzitutto grazie per questo magnifico invito. Beh si può dire che con questa quarantena si esce pazzi, però non mi posso lamentare».

Qualche settimana fa ti abbiamo rivista nel film “Il Cratere”, è passato qualche anno dalle riprese di quel film, con che occhi lo riguardi oggi?
R:« Lo riguardo con gli stessi occhi con cui l’ho guardato la prima volta. Vedermi nel film “IL CRATERE” è stata un’emozione inspiegabile, non ho visto la Sharon di sempre, ho visto una Sharon diversa».

Ti saresti mai immaginata di ritrovarti su un set così giovane?
R:« No, non era proprio nei miei progetti recitare, ma poi sono arrivati Silvia Luzi e Luca Bellino che mi hanno fatto scoprire questa nuova passione».

Quali furono le difficoltà che hai dovuto affrontare nei primi giorni?
R:« Si all’inizio ho avuto un pò di difficoltà sia nel recitare e sia nel piangere, ma solo per pochissimo tempo, era più la paura che non potesse andare bene, perché comunque non ho mai fatto scuola di recitazione».

Un esperienza che ti ha portata fino a Venezia, come hai vissuto quell’esperienza?
R:« Oltre Venezia sono stata anche a Tokyo, Trieste e in molti altri posti e per me non esiste esperienza migliore, ho visto un altro mondo».

Sharon c’è qualcosa che da questo film ha lasciato a te per primo?
R:« Sicuramente questo film ha lasciato in me un qualcosa di molto speciale e grazie a “IL CRATERE” ho scoperto una nuova ME».

Prima di arrivare sul set del film di Silvia Luzi e Luca Bellino, Sharon era un amante e interprete della musica neomelodica, come ti sei avvicinata ad essa?
R:« Lo sono ancora oggi e per tutti gli altri giorni che la vita mi darà. Mi sono avvicinata ad essa da quando per la prima volta ho preso il microfono in mano, sono nata con le canzoni neomelodiche e morirò con le canzoni neomelodiche».

Qualche anno dopo l’uscita del film sei arrivata sul palco di Sanremo Young, come hai vissuto questo confronto con i tuoi pari età?
R:« Per me non c’è stato mai nessun confronto con nessuno, non sono quel tipo di persona che va lì per battere qualcuno, assolutamente no! Anzi, tutti i concorrenti che hanno partecipato, per me sono come una seconda famiglia. Sono andata lì per realizzare un mio grande sogno e trasmettere al pubblico le emozioni che provo quando canto. L’importante non è vincere, ma è partecipare».

Gli ultimi tuoi video musicali risalgono a qualche mese fa, con Grin e Luciano Gambino hai cantato di un “Paese in crisi” ma con la lingua del rapper, come nasce questa collaborazione?
R:« Questa collaborazione nasce tramite i social, un giorno mi contattarono Grin e Luciano e mi dissero se mi avrebbe fatto piacere partecipare con loro in un brano. Per me andava più che bene, anche perché sono due talenti e due persone che meritano tantissimo, quindi perché no? Mi mandarono il provino e ci organizzammo per quando si doveva mettere la voce. Da lì nacque il bellissimo brano “PAESE IN CRISI”».


Molti brani però li hai incisi con tua sorella Ely, cosa vi ha portato a cantare insieme?
R:« La Passione è quello che ci ha portato a cantare insieme. Anche a lei piace cantare, quindi abbiamo provato a realizzare qualche brano insieme. Il primo è stato “SE TU MI AMI”, a seguire “VOGLIO STAR SOLA” e “NOI DA SOLI”».

Quali in assoluto quelli che parlano di te e delle tue esperienze di vita?
R:« Nessuna canzone parla di me e delle mie esperienze di vita, semplicemente le interpreto e le faccio mie, la cosa fondamentale è metterci sempre il cuore».


Sharon musica e recitazione, quali strade prenderà il tuo percorso professionale?
R:« Prenderò entrambe le strade, musica e recitazione, ci credo tantissimo nei miei sogni e spero con tutto il cuore di riuscire a realizzarli».

Quali progetti bollono in pentola per il prossimo futuro?
R:« A breve ci saranno tantissime sorprese che non voglio svelare, altrimenti non sarebbero più sorprese!».

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