Voci di corsia, Marzia:«A te che non riesci a rinunciare ad una passeggiata nonostante la quarantena»
Questa voce arriva da napoli, lei è Marzia, professione infermiera, abbiamo concentrato in un unico intervento due interventi fatti su Instagram in queste settimane. Aprite le orecchie e sgranate gli occhi su quello che ha da dirci...
«A te che non riesci a rinunciare ad una passeggiata nonostante la quarantena perché tanto che fa “ è na bella jurnata e sole”. A te che non hai pensato al danno che avresti potuto arrecare alla tua famiglia, alla tua città e alla tua gente quando sei scappato dalla zona rossa perché “senza mammá nu saj campá” ma per farti gli aperitivi sui Navigli ti senti talmente grande e figo da poterlo fare anche da solo. A te che quando Conte ha blindato una nazione intera ed ha espressamente detto “ restate a casa” tu hai trovato mille e uno motivi per stare in giro perché dovevi andare a portare la spesa alla badante della nonna di tua cognata “perché puverella a signora Nu tene a nisciun”...A te che ogni giorno ti svegli e ripeti “ ma che palle, non so che fare, voglio uscire, che vita di merda” dedico questo mio pensiero. Ogni giorno è come se combattessimo una guerra per cui non eravamo e non siamo ancora preparati,specialmente noi al sud...ogni giorno sento di gente che si è contagiata perché non è stata attenta...Beh io sono due settimane quasi che non vedo la mia famiglia, che non abbraccio mia nipote, che non vedo i miei amici per tutelare loro e me da un possibile contagio...e poi vedo voi che continuate a farvi la vostra vita come se nulla fosse...e allora sapete che vi dico guardate questi occhi gonfi di lacrime e stanchezza, guardali bene e ditemi se non vi sentite una vera merda per quello che continuate a fare...
Lavoro in ospedale come infermiera, mi sono reclusa tra le mie quattro mura domestiche ed esco solo per andare a svolgere il mio dovere...Oggi sono uscita per comprare beni di prima necessità ed ho trovato tante tante persone per strada alcune addirittura senza mascherina ma i peggiori sono quelli che la indossano come un collarino...Mentre ero in fila ho pensato a tante cose...Da più di un mese ho preso una delle decisioni più dolorose ma, sicuramente una delle più sensate e coraggiose... Allontanarmi da chi amo, dalla mia famiglia e dalla mia nipotina di solo 4 mesi . Mi sono messa in “isolamento”, lontana da tutto e tutti. Mi sono reclusa nel mio mondo e non ho nessuna intenzione di uscirne e non perché sono egoista anzi tutt’altro, sono una persona che ama troppo gli altri ed amo anche me stessa perché così facendo si limitano i rischi di nuovi contagi. Ma piu mi guardo intorno e più capisco che non tutti la pensano così. Gli egoisti e gli irresponsabili siete VOI che continuate a fregarvene altamente del rischio di contagiare anche i vostri affetti più cari. RESTARE A CASA NON È UNA PUNIZIONE MA É UN PRIVILEGIO.
Pensate a chi come me purtroppo non può restare al sicuro tra le quattro mura domestica ma deve necessariamente uscire per prendersi cura di chi ne ha veramente bisogno. Stasera prima di andare a dormire, passatevi una mano per la coscienza!»