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I fedifraghi sono maggiormente propensi a vaccinarsi


I FEDIFRAGHI ITALIANI SONO PIÙ PROPENSI A VACCINARSI CONTRO IL COVID-19 RISPETTO AL RESTO DELLA POPOLAZIONE: INCONTRI-EXTRACONIUGALI.COM HA REALIZZATO UNO SPECIALE “SONDAGGIO VAX”.

«Il 78% dei fedifraghi vuole fare il vaccino, contro una media nazionale del 65%» spiega Alex Fantini, fondatore di Incontri-ExtraConiugali.com, il principale sito di incontri extraconiugali in Italia.

Su un campione di 12.322 cittadini di entrambi i sessi, distribuiti in tutte le regioni e province autonome italiane, intervistati dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AgeNaS) e dal Laboratorio Management e Sanità (MeS) dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, il 65% degli italiani si dichiara favorevole al vaccino contro il Coronavirus, mentre il 18% non è propenso a farlo.

Incontri-ExtraConiugali.com, il portale più sicuro dove cercare un’avventura in totale discrezione e anonimato, ha voluto condurre un sondaggio analogo a quello AgeNaS-MeS intervistando durante la prima settimana di aprile 2021 un campione di 2 mila fedifraghi di entrambi i sessi iscritti al portale.

I risultati hanno evidenziato che la propensione a vaccinarsi è molto più altra tra i fedifraghi: 78% contro il 65,2% della popolazione generale.

«Otto fedifraghi su 10 ritengono che una volta vaccinati si potrà tornare alla normalità e che così sarà molto più facile continuare a vivere relazioni clandestine al di fuori del matrimonio o della coppia» commenta Alex Fantini, fondatore di Incontri-ExtraConiugali.com.

«Iniziare un’avventura con una persona già vaccinata —prosegue Alex Fantini— consentirebbe di superare molte delle preoccupazioni che oggi affliggono gli italiani».

Ma anche la propensione no-vax è più alta tra i fedifraghi: 20% contro 17,6% della media nazionale, una maggiore propensione alla vaccinazione nelle persone sopra i 65 anni (75,4%) ed un maggior disaccordo nella popolazione con un’età compresa tra i 35 e i 44 anni (22,2%) nel sondaggio AgeNaS-MeS.

Tra i fedifraghi, invece, è proprio nella fascia 35-44 anni che il disaccordo è più basso (4%). «Percentuali che dimostrano che per i “fedifraghi più attivi” —quelli 35-44enni appunto— il vaccino rappresenta una vera speranza di tornare ad una vita normale e di continuare a conoscere gente nuova senza mettere a rischio la loro salute e quella delle persone a loro vicine» commenta il fondatore Incontri-ExtraConiugali.com.

«Sono dati che non sorprendono —prosegue Alex Fantini— perché la “tribù” dei fedifraghi è composta prevalentemente da persone al di sopra dei 35 anni, per lo più laureate e di categoria socio-economica medio-alta, tra cui un gran numero di medici e di altri professionisti che lavorano nell’ambito della salute e che per questo conoscono e sanno meglio valutare i vantaggi ed i rischi del vaccino».

Secondo la stragrande maggioranza degli iscritti al portale Incontri-ExtraConiugali.com, il vaccino è percepito come efficace nella prevenzione del Covid-19 e nella riduzione dei ricoveri e dei decessi. Per la quasi totalità dei fedifraghi i benefici del vaccino continuano a superare i rischi per le persone che lo ricevono.

Eppure «86 casi subito dopo il vaccino puzza un po’» sostiene il professor Fabrizio Ernesto Pregliasco, virologo e presidente dell’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, riferendosi ai legami tra AstraZeneca e trombosi durante l’intervista realizzata da Serena Bortone andata in onda ieri 8 aprile sulla trasmissione “Oggi è un altro giorno” di RAI UNO.

«Ottantasei casi su 20 milioni costituiscono una probabilità inferiore a quella di essere colpiti da un fulmine passeggiando in campagna» puntualizza però il professor Pregliasco, sostenendo poi che «il rischio vaccino è nullo rispetto al rischio malattia».

Ed in particolare i fedifraghi condividono: la loro voglia di vaccinarsi è superiore ai timori ed all’incertezza. Molti di loro hanno addirittura pensato di accelerare i tempi ricorrendo al «turismo vaccinale» e già diversi tour operator stranieri stanno proponendo ad una clientela italiana il viaggio in Russia per poter ricevere il nuovo vaccino a doppio vettore Sputnik V.

«Dichiarando motivazioni di cure mediche non vi sono restrizioni all’ingresso nella Federazione Russa e dal nostro sondaggio emerge che il 42% dei fedifraghi sarebbe disposto ad intraprendere questo viaggio» conclude il fondatore di Incontri-ExtraConiugali.com.

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