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Green pass e serate danzanti, l'appello del ballerino Maurizio Bollo: "Fateci tornare a ballare con l'utilizzo del green pass. Così i giovani saranno incentivati a vaccinarsi"


"Fateci tornare a ballare con l'esibizione del green pass. Solo così i più giovani saranno incentivati a vaccinarsi". A lanciare l'appello è Maurizio Bollo, ballerino internazionale e tra i più affermati nel panorama caraibico. "Il green pass non è una misura di sanità pubblica e l'abbiamo capito ormai da diversi giorni. Tuttavia, non viene sfruttato nemmeno per quello per cui dovrebbe servire: aumentare i vaccinati in poco tempo. Da imprenditore e titolare di un attività commerciale noto che le contraddizioni sulle regole sono infinite. Alcune strutture di ristorazione fanno accomodare dentro chi ha il green pass e tengono all'esterno chi non lo possiede. Davvero possiamo accettare tutto questo?". Ma l'ipocrisia, secondo Bollo, è il modo in cui è stata costruita l'immagine del green pass. "Doveva servire per fare tutto e cominciare a vivere, perché con il vaccino non riempiamo più i reparti di Terapia intensiva. E invece? Giochiamo ancora a guardia e ladri soprattutto sul fronte della movida. Ci sono discoteche al collasso, che da marzo 2020 sono chiuse. Al contempo, ci sono locali fuorilegge che vanno avanti nel loro business facendo leva su controlli inesistenti. Il mondo latino americano, quello a cui devo tantissimo, è in ginocchio da oltre 15 mesi. Vogliamo vaccinarci, ma fateci ripartire. Sì al green pass e misure stringenti per le serate e le lezioni nelle palestre. Sì a multe salate per chi non rispetta le regole. Basta con la giungla dove il più vince e sopravvive. Di questo passo, un intero comparto sarà destinato a morire"

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