Nel video di “Mosca Bianca” Cance mostra la propria essenza oltre i pregiudizi
Musa Factory presenta il videoclip di Mosca Bianca di Cance diretto dal regista Luis Turetti: “Esiste un’essenza delle persone, una verità, ed è il corpo, assieme al mondo che nasconde dentro di sé. Tutto quello che vi sta sopra è una costruzione” queste le parole dell’artista di origini liguri che nel video si sveste di ogni convenzione e pregiudizio per mostrare un mondo interiore fatto di emozioni, desideri, fragilità ed energie, che non tutti sono in grado di mostrare e di vedere.
Cance diventa parte di un quadro “digitale”, in cui diverse proiezioni scorrono velocemente sul suo corpo. Una rappresentazione simbolica dei giudizi della gente, della maschera che spesso si è costretti a indossare per la società. Proiezioni che cambiano vorticosamente come gli avvenimenti del quotidiano, in un susseguirsi indistinto e sovrapposto. L’essenza, rappresentata dal corpo, diventa radice che rende capaci di non lasciarsi spaventare dallo scorrere ciclico del tempo e di imparare a scorgere nel tran-tran della vita quotidiana sorprendenti sprazzi di eternità.
È nello scambio profondo che è nascosta la reale faccia di ciascuno e che permette di liberarsi di quello che il mondo ha costruito addosso: “Se apriamo gli occhi e ci liberiamo dai pregiudizi, senza restare a guardare passivamente, riusciamo a vedere anche l’invisibile. Eviteremo così, un giorno, di vivere con il rimpianto di esserci lasciati sfuggire qualcosa di meraviglioso, scoprendo di non aver vissuto affatto”.
Questa la premessa che spinge Cance ad affrontare un tema a lei molto caro: la libertà di essere sé stessi, unici, forse in minoranza ma con pari diritti; quando questi ultimi non sono di tutti, infatti, non possono più essere chiamati tali e diventano privilegi.
Un argomento di cui non si dovrebbe mai smettere di parlare, per evitare che diventi uno dei tanti problemi secondari, o meglio, “Solo una mal di pancia che poi passerà” come cita la cantautrice.
Dopo un ritornello in cui Cance ironizza sull’urgenza che molti hanno di esprimere a tutti i costi la propria opinione conclude con un messaggio forte e chiaro, rivolto a tutti: oggi più che mai, è necessario esercitare l’empatia per costruire una società migliore.
Anche dal punto di vista musicale la volontà dell’artista è quella di liberarsi di ogni sovrastruttura ripartendo dalle proprie radici, dalla persona, dalla fisicità. Mosca Bianca è infatti una canzone intima ed essenziale, suonata con strumenti reali. Nasce da un arpeggio minimale di chitarra acustica, che è anche caratterizzante del brano e protagonista assieme alla voce. L’intenzione è infatti quella di dare priorità alle parole, scritte con il cantautore Dinastia, supportate da una sezione ritmica semplice e immerse in un’ambientazione sonora raffinata e sofisticata, grazie alla modalità di utilizzo dei reverberi e alla spazialità dei suoni.