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Puglia, tra sanità e formazione lo sguardo è alla tecnologia


Il mondo corre a vele spiegate verso l’accessibilità e la digitalizzazione, soprattutto nell’epoca in cui viviamo, dove per esistere, per lavorare e per comunicare bisogna essere presenti online. Se il mondo corre, l’Italia si affretta e di certo la Puglia non può restare indietro.

La nostra è infatti una delle regioni che ha investito di più in innovazione, soprattutto per quanto riguarda i sistemi informativi sanitari. Grazie a questi sforzi, infatti, è stata creata una infrastruttura di rete inclusiva, piattaforme di servizi aggiornati e sicuri, nonché un rapporto tra cittadini e sistema sanitario pubblico che si è fatto stabile e fidato. 9 milioni di accessi nel 2021, solo per quanto riguarda i ticket delle prestazioni, il FSE ovvero il fascicolo Sanitario Elettronico oppure per scegliere e revocare il medico di medicina generale.

E una nuova svolta, in ambito sanitario, è quella che arriva direttamente dalla Conferenza Stato Regioni, in cui è stata affidata alla Puglia la possibilità di sviluppare piattaforme verticali di Telemedicina. "Si tratta - ha spiegato Michele Emiliano, il Presidente della Regione - di un gratificante riconoscimento del grande lavoro già fatto in Puglia negli ultimi anni per implementare le applicazioni della tecnologia e del digitale nella Sanità, come da ultimo dimostra la nascita di CORHealth, la Centrale operativa regionale di telemedicina della cronicità e delle reti cliniche"

Il futuro, insomma, è il digitale, l’accessibilità, la creazione di piattaforme e di sistemi online. Per dimostrarlo passiamo dall’ambiente sanitario e pubblico a quello della formazione. Un settore che ha capito da tempo come il domani passi attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie. Per questo le scuole hanno iniziato a guardare a materie come quelle dello STEAM, di ingegneria, di matematica, di tecnologia.

Come si legge sul sito di informazione specializzata SlotMania, adesso è stata anche creata una scuola proprio per formare questo tipo di professionisti. È il progetto High Tech High School di IGT, rivolto a studenti tra i 14 i 18 anni a cui viene offerto un programma dedicato al creative coding, allo storytelling, al Data Visualization, al Tinkering, al Maker Culture. Una scuola che si trova a Bari, Milano, Catania e Roma e che adesso è pronta a sbarcare anche a Genova e a Napoli. “I giovani sono il futuro. Per questo diamo vita a progetti e strategie che li sostengano nell’interesse del Paese, come High Tech High School che ha contribuito alla crescita delle ragazze e dei ragazzi, mettendo a disposizione delle scuole un percorso formativo gratuito per acquisire competenze tecnologiche e digitali, dando loro la possibilità di esprimersi attraverso la tecnologia e stimolandoli anche a interessarsi verso le materie STEAM”. Parola del CEO di IGT, Fabio Cairoli. Perché la tecnologia è il futuro. Ma lo sono anche i giovani.

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