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HELLE: "Tom" è il nuovo singolo della cantante e producer bolognese che affronta il delicato tema delle dipendenze


Una tematica difficile, quella portata alla luce da Helle in questo brano: «Tom parla di dipendenze e solitudine. È una delle prime canzoni che ho scritto per l’album».

Il singolo fa parte di “Disonore”, disco electro pop che caratterizza il nuovo corso artistico e professionale di Helle, cantautrice e producer bolognese, che a poche settimane dall’uscita (giugno 2021) ha vinto il PREMIO SPECIALE assegnato dal MEI «Per aver affrontato con sonorità spiccatamente elettro-indie e liriche dal forte peso sociale, il tema della Libertà attraverso l'analisi delle sfumature dell'animo umano, soprattutto quello femminile».

Ma anche il PREMIO LUNEZIA NUOVE PROPOSTE NEW MOOD «Per aver offerto nel brano 2, 107 una visione delicata e cruda con tappeti sonori moderni e sperimentali sulla morale delle donne».

Proprio di recente poi ha vinto il PREMIO DELLA CRITICA all’interno della rassegna del Premio InediTo 2022 per la sezione “Testo canzone”.

«Elettronica e sapori vintage dentro strutture tutt’altro che ferme alla forma pop da cassetta. L’indie italiano trova qui l’ennesima rottura di stile contro modelli che cercano la propria personalità sempre rivolgendosi a stilemi passati». Ophelia

«“Disonore” fa parte di quella schiera di dischi "pericolosi" perché fanno riflettere, pensare e rimettere in discussione le certezze della vita. E così ci accorgiamo che tutto quello che diamo per scontato in realtà è solo il frutto di nostre convinzioni arbitrarie. Ecco, queste dieci canzoni sono spunti interessanti da cui partire o lidi incerti a cui approdare preparandosi alla prossima tappa» Low Music

«un lavoro ampiamente rivolto alla società, personale e di contorno… dai social media alle paure più nascoste dentro di noi che magari evitiamo di mostrare o di confessare anche a noi stessi» Just Kids Magazine

«Helle ha una sonorità caratteristica, quindi non è un’artista facile da descrivere. Per semplificare potremmo dire che ha un timbro riconducibile ad Annalisa e una scrittura che potrebbe ricordare la prima Margherita Vicario, ma è più oscura. I paragoni non bastano a comprendere: solo l’ascolto rende l’idea» Ondamusicale

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