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Venerdì 11 novembre in radio "Beato chi" l’esordio del giovane cantautore leccese con ritmi che si ispirano alla world music per un brano dedicato ai paradossi


È beato chi non si pone uno scrupolo privandosi di ogni responsabilità, è beato chi vive avvolto nel proprio materialismo perchè non è obbligato a sentirsi in debito con qualcuno, è beato chi riesce sempre a cavarsela sopravvivendo a ogni situazione, stando al ritmo della frenesia contemporanea. 

«Ho voluto racchiudere questi pensieri mescolandoli con delle sonorità marcate e fluide, come a creare un intruglio di emozioni, a partire dalla batteria dal carattere deciso con un ritmo molto coinvolgente, per arrivare alle trombe, strumento fondamentale per donare un tocco di spensieratezza e leggerezza.» Giulio Spagnolo

“Beato chi” è anche la title track dell’album d’esordio del cantautore leccese, un disco che affronta due tematiche fondamentali, il viaggio e il confronto, attraverso il racconto di diverse figure agli opposti.

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