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"La Belle Époque" è il secondo album de LefrasiincompiutediElena


Fuori dal 3 marzo su tutte le piattaforme digitali e negli stores fisici per Romolo Dischi La Belle Époque, secondo album de LefrasiincompiutediElena, progetto artistico del chitarrista e compositore RafQu. Un’opera intima, nostalgica caratterizzata da un sound ricercato nelle minime sfumature tra rock a attitudine cantautorale. Interamente prodotto nel proprio studio personale con strumenti rigorosamente veri, sperimentando microfonazioni vintage e non solo, utilizzando tutto quello che era a disposizione: dal pianoforte (registrato nel salotto), alla batteria (primo amore di RafQu), gli amplificatori e i pedali accumulati e infine la nuova passione per i sintetizzatori semimodulari, complici di sperimentazioni quotidiane.

LefrasincompiutediElena racconta la genesi dell’album così: “La Belle Époque nasce da un nuovo punto di osservare sé stessi che accade inevitabilmente attraversando il momento che ti porta in una nuova epoca. Gli ultimi dieci anni sono stati per me (fra alti e bassi naturalmente) qualcosa di speciale, ma come sempre, me ne sono reso conto solo dopo. Credo che inconsciamente i miei dischi siano sempre una valida espressione del mio stato d’animo nelle varie fasi di scrittura, e produzione. La belle Époque ha con sé la mia nostalgia, il rendersi conto di aver vissuto qualcosa in maniera intensa, in ogni affetto, conoscenza, amicizia, rabbia, amore.

All’interno ci sono viaggi lontani dentro le mie cattive abitudini (Vacuum), la mia incapacità di coltivare i rapporti (Lucida), le cose che non sono riuscito a dire quando era il momento adatto (Miró), parole raccolte fra i miei diari (Moleskine), la sensazione che possiamo tornare a mettere tutto a posto e tornare a provare entusiasmo verso il futuro (Tutte le cose) e un abbraccio silente al ragazzo che sono stato e pensava che tutto fosse eterno (Glicine). Il disco apre e chiude con un piccolo tema (Mongolfiere) che ho sognato in uno dei miei ultimi viaggi a Parigi. L’album nasce da tutto questo: avevo bisogno di fare un disco nuovo per raccontare ciò che sono diventato e tutto quello in cui mi sono evoluto. Ci siamo presi del tempo per fare un disco in cui sentirsi nuovamente a casa nel mentre, e da odiare subito dopo quando avrò nuovamente qualcosa di nuovo da fare, spero”.

LefrasincompiutediElena chiude il racconto del suo disco con una curiosità: “Il primo giorno di registrazione ho fatto aspettare Umberto, che è stato coproduttore, un’ora fuori di casa, attaccato al citofono mentre io me ne stavo beato fra i miei sogni dopo aver passato la notte ad una festa ribelle. Ancora oggi mi chiedo cosa sarebbe accaduto se fosse andato via”.

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