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Con Sapri, De Marino e Silvestri questo Barletta sarebbe da promozione, peccato per un attacco da retrocessione


Nicola Ricchitelli – Ci siamo presi la briga di spulciare attraverso i numeri dei nove gironi che compongono la stagione 2023/24 della serie D nazionale per dare i numeri a questo Barletta di mister Ginestra.

Il Barletta ha subito 6 goal in dieci gare, ma facciamo subito un preambolo, nel girone A e B il torneo è avanti di due gare, quindi di diritto la palma della miglior difesa va ai liguri del Vado seppur settimi nel girone A, che dopo 12 giornate di goal ne ha subiti appunto 6.

Andiamo quindi nel girone C dove la capolista Clodiense dopo dieci gare – squadra veneta appartenente alla città metropolitana di Venezia – ha subito ad oggi 5 goal – uno in meno dei biancorossi del Barletta, meglio dei ragazzi di Ciro Ginestra anche il Ravenna di Massimo Gadda – sempre con 5 goal - che ad oggi è prima in classifica nel girone D e si gioca l’eventuale promozione con la Victor e quindi l’Imolese terza che ad oggi coabita la posizione di miglior difesa del girone assieme appunto al Ravenna sempre con 5° goal subiti.

Nel girone E l’immaginario premio “Linea Maginot” apparterebbe al Grosseto di Vitaliano Bonuccelli oggi terza a dispetto della capolista Pianese, in coabitazione del Follonica Gavorrano di Marco Bonura, che però abita la 5° posizione. Però per tagliare la testa al toro e non perderci in numeri diciamo subito che in assoluto, la difesa più difficile da battere è quella del Trapani prima in classifica nel girone I con soli 3 goal subiti in dieci gare.

I numeri dicono quindi che il lavoro svolto da mister Ciro Ginestra è tanta roba, almeno nella fase difensiva, merito anche dei fattori in campo, e quindi di Ruggiero Sapri tra i pali e dei due centrali Amedeo Silvestri e Mario De Marino, il Barletta tra l’altro è a 4 punti dalla capolista Team Altamura nonostante i 9 goal segnati di cui però solo 3 su azione, e quindi 3 su rigore, due su punizione, un’autorete, quindi è chiaro che in quella zona di campo si fa cilecca.

Il Barletta ad oggi ha portato in goal solo sei giocatori, Schelotto – un goal su azione e due su rigore – e quindi due su calcio da fermo – Marconato e Marsili – poi Di Piazza - su rigore naturalmente – e quindi Caputo e Rizzo che portano a tre i goal arrivati su azione in dieci partite. A dire il vero il problema dei biancorossi è assai diffuso nei nove gironi della serie D nazionale. Nel girone A ha fatto gli stessi goal del Barletta il Vado – settimo in classifica – e quindi Ligoma e Pinerolo – 13° e 14° - che di goal ne hanno fatto 8. Per trovare lo stesso problema dobbiamo andare nel girone C, lì dove Montebelluna e Breno – rispettivamente 13° e 16° - hanno a referto gli stessi goal dei biancorossi, e quindi l’ultimissima Virtus Bolzano che di goal ne ha fatti solo 5. Chi naviga gli stessi mari degli uomini di mister Ginestra? Pistoiese – decimo posto e 8 goal fatti – e quindi Mezzolare e Progresso – rispettivamente 15° e 16° con all’attivo 6 e 5 goal – nel girone D. Male il San Donato Tavernelle nel girone E con i suoi 6 goal nonostante l’ottavo posto in classifica, ma per non annoiarvi più di tanto con i numeri diciamo che il peggior attacco di tutta la serie D appartiene alla Boreale penultima nel girone G con i suoi quattro goal.

Il male del Barletta è il goal, volerla pensare in una situazione di goal di svantaggio la squadra di Ginestra ad oggi non saprebbe da dove iniziare a cercare un ipotetico pareggio e magari un ribaltone, così come ad oggi dal centrocampo in su dà l’idea di non sapere da dove iniziare a creare un azione da goal, capitan Schelotto – colui che ha la C come pensiero fisso – ad oggi non lo si è visto saltare un uomo e creare superiorità numerica, però i rigori se non altro ha dimostrato di saperli battere, poi c’è Guido Marilungo, di lui si ricorda ad oggi di un solo cross a smarcare Sante Russo contro la Gelbison, speranze sono rappresentate da Antonio Caputo – che gioca poco e non si sa perché – e Sante Russo che però proprio attaccante non è. Poi c’è Mamadou Ngom che ad oggi non si capisce se sia un attaccante o altro…la speranza è albiceleste, si chiama Augusto “Tato” Diaz, arriva dal Lamezia Terme ritiratosi dal girone I di serie D, conosce la categoria e i goal sa farli, ha nel suo palmares la promozione del Taranto nella stagione 2020/21 e ha indossato maglie importanti nel panorama della serie D.

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