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È un gran Barletta, riprende il Gravina due volte poi la ribalta, al “C.Puttili” finisce 3-2 e ora i biancorossi sognano


Nicola Ricchitelli – Seconda vittoria consecutiva, settimo risultato utile consecutivo, e se proprio un neo a questa giornata lo si vuole trovare, allora diciamo che ad oggi quella biancorossa non è più la difesa meno battuta del girone anche se per un solo goal di differenza rispetto al Team Altamura capolista.

Le probabili formazioni del venerdì come consuetudine sono carta straccia, Ezequiel Schelotto non ce la fa, ecco quindi che mister Ciro Ginestra lancia dal primo minuto il nuovo acquisto Diaz che eredita la maglia numero 9 di Matteo Di Piazza – e che nella nuova squadra con la maglia della Cavese si è presentato con una doppietta – e quindi Alessandro Inguscio al posto di Mauro Sepe sulla fascia sinistra, al centro come di consueto la coppia formata da Mario De Marino e Amedeo Silvestri – peggiore in campo per i biancorossi quest’oggi – e quindi Ettore Rizzo sulla fascia destra, ma soprattutto tra i pali Vincenzo Provitolo al posto di Ruggiero Sapri neanche presente in panchina.

A centrocampo Mauro Marconato vince il ballottaggio con Massimiliano Marsili, mentre Andrea Fornaro è preferito a Padovano – grande prestazione per il classe 2005 quest’oggi – e quindi Antonio Cafagna – capitano vista l’assenza di Ezequiel Schelotto – in attacco al già citato Diaz punta centrale troviamo Mamadou Ngom e Sante Russo rispettivamente a sinistra e destra del numero 9 argentino.

È un Barletta lontanissimo parente di quello di Rotonda, poco più di due giri di lancette dall’inizio della gara, ecco Antonio Cafagna concludere a lato, poi al 12° è Ngom che dopo una grande discesa dalla sinistra, si accentra e si fa deviare in angolo un gran tiro dall’estremo difensore del Gravina Vlasceaunu. Sempre l’estremo difensore gravinese al 17° dice no a Diaz che di testa raccoglie un bel cross di Inguscio dalla sinistra. La squadra ospite prova a rispondere con un paio di occasioni prima con Santoro poi di De Gol ma nulla di fatto. È un gran bel Barletta, a centrocampo il solito immenso Mauro Marconato – voto 7.5 per lui quest’oggi – il quale dispensa calcio, ben coadiuvato da Andrea Fornaro che lotta su ogni pallone e da capitan Antonio Cafagna. I terzini Inguscio e Rizzo sono più presenti nella fase offensiva, ma cosa più importante è l’apporto dato da Ngom e Russo in fase di ripiego. Si va quindi negli spogliatoi con il risultato di 0-0.

Nella ripresa succede di tutto, Mauro Marconato ci prova su punizione ma la palla va di poco alta al 4°, poi risposta del Gravina che impegna l’estremo biancorosso Provitolo con una gran botta di Ledesma, al 9° minuto poi vantaggio del Gravina, filtrante di Chiaradia, Silvestri è in marcatura su Santoro ma si fa sorprendere alle spalle da Curvino – poco attento anche Inguscio tra l’altro – che insacca alle spalle di Provitolo. A questo punto il capolavoro lo fa Ciro Ginestra con i cambi, al 12° dentro Guido Marilungo – di fatto l’ex Atalanta e Sampdoria fa il centrocampista nel 4-3-3 - e quindi fuori Antonio Cafagna. Il Barletta trova subito la rete del pareggio, grande azione di Andrea Fornaro che dalla destra serve Ngom il quale prima si fa parare da Vlasceaunu e poi insacca il tap in vincente. Neanche il tempo di festeggiare il pareggio che il Gravina si riporta avanti con Santoro che insacca alle spalle di Provitolo su azione personale con un tiro deviato da Amedeo Silvestri al minuto 14 della ripresa.

Il Barletta non risente dello svantaggio, gioca e lotta su ogni pallone, in attacco Sante Russo e Ngom sono due autentiche spine nel fianco nella difesa del Gravina, ed è proprio il numero 23 biancorosso al 25° a procurarsi un rigore abbastanza dubbio. Sul dischetto ci va Diaz il quale insacca la rete del 2-2. Due giri di lancette più tardi ecco l’episodio che indirizza la gara verso la parte biancorossa, bravo Guido Marilungo a indurre De Gol al fallo, è la seconda ammonizione per il giocatore gravinese, ecco quindi che il Gravina dovrà affrontare i restanti 20 minuti della gara in dieci. Poi Ginestra manda dentro Caputo al posto di Sante Russo e sarà questo il cambio decisivo, al 43° su cross di Guido Marilungo, Andrea Fornaro di testa schizza verso Antonio Caputo ,pallone alzato in campanile dalla difesa gravinese poi poi gran botta dell'attaccante biancorosso che insacca alle spalle dall’estremo difensore gravinese Vlasceaunu, la rete del 3-2.

In assoluto la più bella partita giocata fin qui dal Barletta di Ciro Ginestra, la squadra biancorossa oggi per la prima volta ha dato l’impressone di avere un’idea di gioco ma soprattutto ha dato un senso al 4-3-3 disegnato da mister Ginestra. I terzini Rizzo e Inguscio – il quale si è rivelato più funzionale in quel ruolo rispetto a Sepe – hanno dato maggior apporto alla fase offensiva, ma come detto prima importante è stato il lavoro di ripiego fatto da Sante Russo e da Mamadou Ngom, il numero 10 biancorosso sembra Messi ma gioca alla Leao.

Provitolo tra i pali al netto dei due goal subiti incolpevolmente non ha fatto rimpiangere Ruggiero Sapri, migliore in campo in assoluto Guido Marilungo, provoca l’espulsione per il Gravina, suo il cross decisivo che porta al goal Antonio Caputo, 30 minuti da calciatore degno del nome che porta sulla maglia su cui chi scrive in questa sede spesso è stato critico, oggi sono qui ben felice di chiedere scusa. Altra nota positiva è quella di Andrea Fornaro, immenso il lavoro fatto dal 69 biancorosso – voto 7 - lotta su ogni pallone ma soprattutto è in entrambi i goal su azione del Barletta. Lavoro più di quantità quello di Antonio Cafagna quest’oggi, mentre in difesa sempre impeccabile Mario De Marino, male Amedeo Silvestri invece.

Oggi mancava Ezequiel Schelotto…e penso che a questo Barletta non sia mancato. Caro Ezequiel non è tempo per noi…

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