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Le donne e la schiavitù dell’apparenza. Esiste il decalogo della bellezza?

Carmen Dazzaro e Antonio Dicorato - La soggettività è la differente angolazione dalla quale ognuno guarda un oggetto, un’idea, un evento, un fatto. La possibilità di esprimerla senza filtri è la conquista dell’uomo 2.0.

Ma esistono delle verità assolute? Dei parametri oggettivi oltre a quelli matematici per definire ciò che è bello da ciò che non lo è?

Chirurgia, botox, regimi dietetici e pilates sono le costanti dell’epoca della dea “immagine” e dell’estetica; ma sarebbe assurdo utilizzare come parametri valutativi il numero di operazioni chirurgiche, le ore passate in palestra o le calorie assunte! 

La bellezza sta nel modo di guardare l’altro, la bellezza è la massima espressione della soggettività dell’uomo. 

Attraverso uno studio approfondito dell’attuale panorama socio-culturale Maria Carmela Ostillio (docente di Marketing alla Bocconi School of Management) afferma che «Il concetto di bellezza cambia a seconda dei Paesi»: dalla extra-small di Kate Mossalle alle generose curve di Monica Bellucci. 

Si assiste quotidianamente ad accesi dibattiti in merito allo stereotipo del mondo thin vs mondo curvy e qual è il risultato? 

Le donne, divengono sempre più schiave dell’apparenza ed anziché coltivare e valorizzare la loro unicità si omologano soffocando le proprie peculiarità ed annientando con la chirurgia i presunti “punti di debolezza”. 

Tutto ciò rappresenta il catalizzatore di un business che non ha ancora raggiunto il picco della fase di sviluppo del proprio ciclo di vita; il mercato della bellezza, infatti, ogni giorno registra cospicue crescite nonostante l’incombente crisi economica. 

Ciò è indice di un background culturale soffocato da un esasperato estetismo tutt’altro che salutare. 

Quando le donne riusciranno a prendere coscienza delle proprie potenzialità individuali e diversificate? 

Quando impareranno a filtrare razionalmente ciò che la TV e i Magazines propinano? 

L’elisir della bellezza prima o poi è destinato a cedere il posto a qualcosa di più profondo…

Un’ostrica vuota, è bella, ma è pur sempre vuota!


Model foto in alto: Manuela Balducci - Model foto in basso: Carmen Dazzaro

Ph: AntonioDicorato

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