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Barletta 1922, Ruggiero Rizzi:«avrei preferito non tornare e vedere il Barletta in Lega Pro»

Ruggiero Lamacchia - Parte con il trentaquatrenne difensore centrale biancorosso Ruggiero Rizzi il nostro viaggio nel Barletta 1922 alla vigilia del terz’ultimo match di questo campionato di eccellenza pugliese.

Un ritorno quello di Ruggiero Rizzi in un momento davvero difficile per i colori biancorossi:« è stato un ritorno gradito dal punto di vista personale, poiché è sempre un piacere tornare ad indossare la maglia della propria città», nelle parole del calciatore barlettano però il rammarico per quanto è accaduto a Barletta la scorsa estate circa le vicende che l’hanno vista ripiombare nell’inferno delle categorie minori: «avrei preferito non tornare e vedere il Barletta in Lega Pro dove si trovava esattamente un anno fa, visto che risalire è sempre dura».

Nel corso dell’intervista si è fatto riferimento proprio al momento di tornare a Barletta ad occhi chiusi e accettare la sfida di aiutare il Barletta calcio a ripartire:«sin dall’inizio ho accettato di ripartite senza solide basi, ma con l’impegno e il sudore di tutti quelli che hanno sposato questo progetto, assieme a coloro che si sono uniti successivamente, siamo riusciti a creare un percorso davvero straordinario e forse inatteso e di questo siamo naturalmente soddisfatti, ma abbiamo ancora tanta fame e vogliamo raggiungere il massimo dell’obbiettivo».

A questo punto fari puntati sul gruppo partita dopo partita è inevitabilmente diventato il segreto della marcia trionfale della squadra biancorossa imbattuta da ben quindici gare, nonostante la mini rivoluzione di gennaio: « speriamo di mantenere ancora a lungo questa imbattibilità, i risultati stanno dimostrando che c’è molto affiatamento tra chi c’era prima e chi è arrivato dopo. Entrambi i due gruppi si sono messi a disposizione l’uno dell’altro diventando un punto di forza per i risultati ottenuti».

Nella parte finale dell’intervista fari puntati sull’obbiettivo play off e quindi sull’importanza di mantenere ben saldo il secondo posto per affrontare serenamente e con tutti i vantaggi che comportano le varie gare:« è inutile dire che è fondamentale conservare il secondo posto visto che ci dà il vantaggio di giocare le partite in casa e poter contare su due risultati su tre, a questo si aggiunge la soddisfazione per il pubblico di vedere le gare in casa propria. Insomma siamo artefici del nostro destino. Abbiamo rincorso il secondo posto per tanto tempo ed ora ci siamo e dipende tutto da noi. Siamo consapevoli di dover affrontare partite difficili e più difficili rispetto alle nostre avversarie».


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