Olanda, semafori installati sul manto stradale per i pedoni distratti dal cellulare
LECCE - Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, tra le sue multiformi attività, ha da sempre segnalato le invenzioni che possono essere utili per il vivere quotidiano. E la quotidianità vuol dire anche circolazione stradale e sicurezza dei pedoni, in un mondo dove le tecnologie stanno modificando alla velocità della luce le abitudini dei cittadini che nel loro utilizzo appaiono sempre più distratti, tanto da mettere a repentaglio la propria incolumità e quella degli altri.
Gli smartphone, solo per fare un esempio, stanno diventando tra le cause principali di incidenti stradali che vedono coinvolti pedoni per le inevitabili disattenzioni che determinano non più e solo le classiche chiamate e la digitazione di sms, ma soprattutto la miriade di app e social network che non possono più mancare in ogni telefonino che “si rispetti”.
Per tentare di ovviare alle frequenti distrazioni, il comune di Bodegraven-Reeuwijk nei Paesi Bassi, ha così testato un sistema a semafori pedonali composto da sottili strisce di LED incorporate nel manto stradale, un progetto che cerca di catturare l'attenzione delle persone che camminano con il volto incollato sul cellulare. Il sistema, chiamato "linea luce +", cambia da rosso a verde quando è sicuro attraversare la strada e diventa lampeggiante quando le luci stanno per cambiare.
Il consigliere Kees Oskam ha spiegato nelle istruzioni riprodotte dal quotidiano “The Guardian” che l'idea risponde al comportamento delle persone che sono sempre più distratte da "social network, giochi, WhatsApp e musica" e ha aggiunto: "non si può invertire facilmente questa tendenza, ma prevenire sì". Il responsabile dell'azienda HIG che ha implementato i LED, Mark Hofman, ha evidenziato che “l'uso di smartphone da parte di pedoni e ciclisti è un problema serio. I tram all'Aia azionano regolarmente i freni d’emergenza perché qualcuno sta guardando il proprio smartphone invece del traffico", ha commentato.
Le strisce testate sono state per ora installate negli incroci nei pressi delle scuole, anche se HIG si aspetta che espanderà l'utilizzo in altre parti della città. Un’idea che non appare particolarmente dispendiosa visto il costo sempre più ridotto della tecnologia dei LED, che Giovanni D’Agata presidente dello Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” si augura di poter vedere presto anche nei nostri comuni, quantomeno nelle zone più a rischio e più trafficate dal transito pedonale.
Gli smartphone, solo per fare un esempio, stanno diventando tra le cause principali di incidenti stradali che vedono coinvolti pedoni per le inevitabili disattenzioni che determinano non più e solo le classiche chiamate e la digitazione di sms, ma soprattutto la miriade di app e social network che non possono più mancare in ogni telefonino che “si rispetti”.
Per tentare di ovviare alle frequenti distrazioni, il comune di Bodegraven-Reeuwijk nei Paesi Bassi, ha così testato un sistema a semafori pedonali composto da sottili strisce di LED incorporate nel manto stradale, un progetto che cerca di catturare l'attenzione delle persone che camminano con il volto incollato sul cellulare. Il sistema, chiamato "linea luce +", cambia da rosso a verde quando è sicuro attraversare la strada e diventa lampeggiante quando le luci stanno per cambiare.
Il consigliere Kees Oskam ha spiegato nelle istruzioni riprodotte dal quotidiano “The Guardian” che l'idea risponde al comportamento delle persone che sono sempre più distratte da "social network, giochi, WhatsApp e musica" e ha aggiunto: "non si può invertire facilmente questa tendenza, ma prevenire sì". Il responsabile dell'azienda HIG che ha implementato i LED, Mark Hofman, ha evidenziato che “l'uso di smartphone da parte di pedoni e ciclisti è un problema serio. I tram all'Aia azionano regolarmente i freni d’emergenza perché qualcuno sta guardando il proprio smartphone invece del traffico", ha commentato.
Le strisce testate sono state per ora installate negli incroci nei pressi delle scuole, anche se HIG si aspetta che espanderà l'utilizzo in altre parti della città. Un’idea che non appare particolarmente dispendiosa visto il costo sempre più ridotto della tecnologia dei LED, che Giovanni D’Agata presidente dello Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” si augura di poter vedere presto anche nei nostri comuni, quantomeno nelle zone più a rischio e più trafficate dal transito pedonale.