Gloria Pezzaioli(intervista):«Partecipai a Miss Italia per desiderio di mia madre… mi aiutò a vincere la paura di mostrarmi in pubblico e di essere giudicata»
Nicola
Ricchitelli – L’ospite di quest’oggi arriva dai colli morenici di Montichiari
(Brescia), accogliamo oggi sulle pagine del Giornale di Puglia, la modella
Gloria Pezzaioli.
Diplomata
al Liceo Socio psicopedagogico “Don Milani”, arriva quindi la laurea in
Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro all’Università
di Brescia. Proprio durante gli anni del liceo arrivano le prime esperienze
lavorative, dapprima iniziando a lavorare come cameriera – in modo tale da rendersi
un po’ autosufficiente dalla propria famiglia – fino ad arrivare alle prime
esperienze nel mondo della moda, seguendo le orme di sua sorella Giada (Miss
Mondo Italia nel 2010 e Miss Universo Italia nel 2015).
Seguono
lavori come hostess, fotomodella e modella, fino a posare per campagne
pubblicitarie e video, anche musicali. Nel 2016 vince la fascia di Miss
Eleganza Lombardia a Miss Italia, titolo con il quale ha accesso alle finali
nazionali di Jesolo. In questa esperienza, durante la sua presentazione, ha la
possibilità di esibirsi nel canto, una delle sue più grandi passioni.
Nel
corso degli anni arrivano soddisfazioni anche nel mondo dello spettacolo,
prende parte al video musicale del singolo 'Non era vero' di Killa, posa per le
campagne pubblicitarie di Sportland, Bombana, Soave Oro, Bronzallure, fino ad
arrivare a sfilare in passerella a 'Detto Fatto' su Rai 2.
Si
arriva quindi all’anno appena concluso dove prende parte al programma a sfondo
culinario condotto da Max Giusti su Canale 9 “C’è posto per 30” in qualità di
giudice “millennial”.
Gloria permettimi di darti il consueto
benvenuto sulle pagine del nostro giornale.. Io darei il là a questa
chiacchierata partendo dalla tua ultima esperienza televisiva nel programma di
Max Giusti, “C’è posto per 30”, programma a sfondo culinario…cosa ci puoi
raccontare di questa esperienza?
R:«Innanzitutto,
voglio ringraziarti Nicola per l’invito. È sempre un piacere raccontare della
mia partecipazione al programma…! Questa opportunità è arrivata nella mia vita
quasi per caso, quando un giorno della scorsa primavera ricevetti una chiamata
nella quale fui invitata a partecipare ad un casting a Milano per un programma
televisivo. Pur non conoscendo ulteriori dettagli, mi presentai al casting e
nel giro di pochi giorni fui confermata. Come puoi capire, avvenne tutto
talmente velocemente che non ebbi nemmeno il tempo di capire come ero arrivata
li, ma dopo essermi organizzata con il lavoro decisi di vivere questa
esperienza che ebbe inizio nel mese di giugno. Si trattò di un programma a
sfondo culinario, in onda su Canale 9, che mi vide partecipe in qualità di
giudice “Millennials” e nel quale due ristoranti di un medesimo territorio si
sfidavano proponendo i loro piatti tipici. Noi giudici eravamo divisi in 8
categorie con lo scopo di rappresentare nel modo più eterogeneo possibile tutta
la popolazione e ciascun tavolo aveva il compito, dopo aver pranzato nei due
ristoranti in sfida, di esprimere un voto per decretare il migliore. Le tappe
del programma ci portarono a visitare l’Italia intera da Nord a Sud, una
puntata si è svolta anche in Puglia, ad Altamura. Noi Millennials dovevamo
valutare oltre ai parametri classici un aspetto più innovativo, quello
dell’“instagrammabilità”. Infatti, per noi era molto importante che i piatti,
oltre ad essere buoni, fossero anche fotografabili per poter essere poi postati
sui nostri profili social».
Qual è il tuo rapporto con la cucina?
R:«Il mio
rapporto con la cucina è un rapporto un po' particolare.. Sono nata in una calorosa
famiglia bresciana in cui il momento della tavola ha sempre significato
condivisione, scambio e allegria, pertanto non è stato difficile per me
nell’esperienza di “C’è posto per trenta” sedere al tavolo con persone
sconosciute di provenienze diversa dalla mia. Sin da piccola ho sempre potuto
apprezzare i piatti tipici preparati dai miei nonni e genitori, che di capacità
culinarie certo non peccano! Ma nonostante ciò mi riesce molto meglio mangiare
piuttosto che preparare i piatti!!! Sono un’amante del buon cibo e della cucina
fusion, apprezzo sia la tradizione che le preparazioni più innovative. Il
consiglio che ho sempre dato anche in trasmissione è “Sempre meglio la qualità
della quantità”, un piatto per essere ricordato deve conciliare vista e gusto».
E di Max Giusti? Cosa ci puoi raccontare
del presentatore romano?
R:«Max è
una persona brillante, molto simpatico e preparato. Ha saputo integrarsi nel
gruppo dei giudici sin dal primo giorno condividendo con noi giornate intere di
registrazioni. Sono molto grata per aver avuto la possibilità di lavorare con
un tale professionista!».
Permettimi ora di fare un passo indietro,
se non sbaglio devi proprio al mondo della moda le tue prime esperienze
lavorative…
R:«Esattamente…
ho iniziato a lavorare nel mondo della moda all’età di 15 anni, seguendo le
orme di mia sorella Giada, la quale vinse due titoli nazionali, quello di Miss
Mondo Italia nel 2010 e Miss Universo Italia nel 2015. Non ho mai avuto un
manager né mi sono appoggiata ad agenzie, ho sempre preferito fare le mie
esperienze da freelance ascoltando i consigli dalla mia famiglia. Da subito ho
avuto grandi soddisfazioni nel campo del lavoro, per esempio ho preso parte al
video musicale del singolo “Non era vero” di E. Killa, ho posato per diverse
campagne pubblicitarie (Sportland, F. Bombana, Soave Oro gioielli, Bronzallure,
ecc), ho sfilato come modella a “Detto Fatto” su Rai 2, sono stata ospite a
Radio Deejay».
Poi nel 2016 è arrivato Jesolo e quindi la
tua partecipazione a Miss Italia, che significa poter indossare una fascia per
questo storico concorso?
R:«Proprio
cosi, partecipai a Miss Italia per esaudire un desiderio di mia mamma e con
piacevole sorpresa mi classificai alle finali nazionali di Jesolo con il titolo
di Miss Eleganza Lombardia. Vincere questa fascia significò per me vincere la
paura di mostrarmi in pubblico e di essere giudicata, acquisire la
consapevolezza delle mie potenzialità e capire che certe volte non è
sufficiente avere tutte le carte in regola per vincere il gioco. Sicuramente
ricordo questa esperienza in modo positivo, se dovessi definirla con un
aggettivo direi “formativa”».
Tra l’altro in questa occasione hai dato
sfoggio alle tue dote vocali, qual è il tuo rapporto con la musica?
R:«Il
ricordo più bello si questa esperienza è sicuramente il momento
dell’esibizione. Infatti, sia in fase regionale che nazionale ho potuto
esibirmi nel canto, che è una delle mie più grandi passioni. La canzone con cui
ho “debuttato” è il singolo “Straordinario” di Chiara Galiazzo. Cantare per me
significa esprimere liberamente le mie emozioni e raccontare la mia persona
attraverso la musica».
Rimanendo in tema, vorrei chiederti circa
le tue partecipazioni ad alcuni video musicali…
R:«Come
già accennavo in precedenza, tra i tanti lavori che ho collezionato ci sono
anche alcuni video musicali. Il primo in assoluto fu quello con Emis Killa nel
singolo “Non era vero”, tra i più recenti invece, vi è quello con Joeivi, un
artista emergente del territorio bresciano».
Gloria, cosa ti affascina del mondo dello
spettacolo?
R:«Trovo
che sia un mondo stimolante in quanto multivalente, ogni esperienza è a sé e
differente dalle altre. Ogni esperienza porta a crescere, migliorare e far
emergere aspetti nuovi della propria personalità. Ciò che mi affascina del
mondo dello spettacolo è la possibilità di esprimere le proprie inclinazioni».
Spente le luci dei riflettori chi è Gloria
Pezzaioli?
R:«Spenti
i riflettori sono una ragazza semplice, impegnata a tempo pieno nella mia
società che si occupa di sicurezza sul lavoro e igiene alimentare sul Lago di
Garda a Sirmione (Sicurgarda). Io e il mio socio lavoriamo in tutta Italia e
recentemente abbiamo anche iniziato una collaborazione con una società che svolge
il nostro stesso lavoro in Puglia, Sicurpuglia. Ho studiato tanto per
raggiungere i miei obiettivi e realizzarmi nel mondo del lavoro e non sempre è
stato facile conciliare il lavoro di modella con gli impegni scolastici. Sono
una ragazza con tante risorse e tanti sogni, certe volte vorrei che le mie
giornate durassero molto più di 24 ore per poter fare tutte le cose che ho in
mente! Sono molto legata alla mia famiglia e ai rapporti d’affetto che ho
instaurato con le persone per me importanti. Questi rapporti si fondano sui
valori che mi hanno trasmesso i miei genitori, rispetto, fiducia ed empatia,
che sono alla base di una qualsiasi relazione che possa definirsi stabile».
Gloria quali progetti bollono in pentola
per il tuo futuro?
R:«Dopo
la Laurea in Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro vorrei
continuare a coltivare il mio sapere, sia per la mia formazione personale, sia
per poter offrire un servizio sempre migliore ai miei clienti. Infatti, ho in
progetto di frequentare alcuni master post-laurea. Per quanto riguarda il mio
lavoro nel mondo della moda e dello spettacolo, invece, conto che parli magari di
alimentazione e ambiente per poter conciliare i miei studi e il mio lavoro di
consulente con quello di modella. Una cosa è certa, non ho intenzione di
accontentarmi né di fermarmi qui…anche perché si sa: “chi si ferma nella vita è
perso”».