Jefeo(intervista):« Al giorno d’oggi essere un esempio significa anche essere un po’ controcorrente…»
Nicola Ricchitelli – L’ospite di quest’oggi, arriva dall’ultima edizione di Amici – nonché dalla scuola più famosa di Italia – lui è il cantautore e trapper milanese Jefeo – al secolo Fabio Migliano – impegnato tra l’altro sin da dopo l’uscita dal programma di Maria De Filippi nella promozione del suo primo lavoro “Teenager” pubblicato nei giorni immediatamente successivi.
Ospitiamo quest’oggi sulle pagine
de La Voce Grossa, Jefeo, reduce tra l’altro dall’esperienza nella scuola più
famosa di Italia, quella di Amici per l’appunto…Jefeo partiamo da una curiosità
tutta mia, a cosa ti sei ispirato nella scelta del tuo nome d’arte?
R:«Non
mi sono ispirato a nulla, è il frutto di un sogno che ho fatto qualche tempo fa».
Ripartiamo dai quei giorni lì,
cosa ti è mancato una volta fuori dalla scuola di Amici?
R:«Mi
manca il fatto di non avere dei vocal coach professionisti che ti seguono
quotidianamente per migliorare e valorizzare le tue doti canore».
Ti aspettavi maggiore fortuna nel
serale di questa edizione?
R:«Non
mi aspettavo nulla di più, già essere arrivato al Serale per me è stata una
grande vittoria».
C’è qualche rimpianto che ti sei
portato con te varcato la soglia della scuola?
R:«No
nessuno, ho vissuto l’esperienza al 100% e sto cercando tutt’ora di raccoglierne
i frutti».
Soprattutto ti saresti aspettato
la vittoria di Alberto D’Urso?
R:«Un
po’ sì, ma solo perché Alberto possiede un talento incredibile e già da subito
ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per aggiudicarsi la vittoria».
«…Essere un esempio per i tanti
ragazzi che vengono dalla strada, che vivono in periferia ma possono arrivare
ovunque, con la determinazione e la passione…», Jefeo cosa significa essere un
esempio ai giorni d’oggi?
R:«Secondo
me al giorno d’oggi essere un esempio significa anche essere un po’
controcorrente. Bisogna far capire a chi ti segue che vale la pena lottare in
ciò che si crede, anche se non si viene del tutto compresi o se le proprie
scelte non sono le stesse di quelle degli altri».
Jefeo cos’era la tua vita prima
dell’ingresso nella scuola di Amici?
R:«La
mia vita prima del talent non era molto diversa da quella di adesso. A livello
umano e caratteriale è rimasta pressoché uguale, anche se la lontananza da casa
mi ha fatto sicuramente maturare. A livello artistico, invece, ho acquisito
molto più consapevolezza sulle mie capacità e ho appreso tantissime nozioni
tecniche che altrimenti non avrei mai potuto conoscere».
Parliamo di questa tua prima
fatica “Teenager” pubblicato nei giorni immediatamente successivi all’uscita
dalla scuola, cosa racconti in questo album?
R:«È
una raccolta di 8 brani molto intima e personale. Si può descrivere come la
visione di un ragazzo di 18 anni che trascrive emozioni e pensieri in base a
quello che vede e che sente».
Soprattutto cosa rappresenta per
un artista il primo album?
R:«Ho
dato un significato particolare a “Teenager”. Lo voglio considerare come
“un’anteprima” di quello che verrà dopo e che rappresenterà, spero, il mio vero
ingresso in questo mondo».
Il prossimo 6 luglio ricordiamo
l’appuntamento del “Rock in Roma”, come ti stai preparando a questo
appuntamento?
R:«Sinceramente
non mi sto ancora preparando, solitamente lo faccio 5 minuti prima di salire
sul palco in modo da vivere l’esperienza nella maniera più fresca e genuina
possibile. Il 6 luglio, tra l’altro, sarà anche il mio compleanno…sicuramente
un bellissimo modo di festeggiare!».
Jefeo, da qualche settimana è
iniziata questa calda estate, la tua che estate sarà?
R:«Spero
che sia un’estate piena di musica!».