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Barletta, una corsa sul “Bus per i lavoratori” e tra i lavoratori, tra periferia e zona industriale





Andata e ritorno nel bus che accompagna gli operai barlettani dalla periferia alla zona industriale



Nicola Ricchitelli – L’alba la si immagina nel buio dell’ultima notte – o del primo mattino se si preferisce – la solita città tra qualche mezz’ora si vestirà con il suo più brutto vestito caotico, condannata da mesi a divincolarsi tra i cantieri che dalla periferia di via Andria portano fino a via Foggia, tra strade dissestate, tra le imprecazioni dei parcheggi che non si trovano manco a pagarli, tra i clacson impazziti, tra i “vaffa” per le solite precedenze non date. 

Sono le ore 6,00 o le 14,00 che dir si voglia, o se preferite potranno essere le ore 22,00, “quelli del pullman” sono lì che aspettano, per otto ore si metteranno la famiglia alle spalle, e forse anche i problemi di bollette e spese di condominio, sono le 6,00 e sono le 14,00, fino ad arrivare alle ore 22,00 e il “Bus per i lavoratori” è pronto a portare i lavoratori nelle proprie rispettive aziende. 

Saliamo al capolinea di partenza in via Regina di Margherita, il motore è bello caldo pronto per prendere il largo verso la periferia della città, dal sottovia Parilli sfocerà in via Ippocrate, e quindi via Achille Bruni per poi sterzare in via Rossini, alla volta di via Ponchielli, arrivando in via Vecchia Canosa, via Madonna della Croce, via delle Belle Arti e via Barberini, fino ad entrare nella Barletta nuova di zecca fatta di palazzoni che da via Paolo Ricci si perdono fin dove pensi di intravedere la linea dell’infinito.

Una fermata e poi si riparte, “quelli del pullman” come amano definirsi i lavoratori che di volta in volta ci salgono sù, hanno sempre il sorriso stampato in volto e la battuta pronta, il tempo dell’ultima fermata che in lontananza si intravede via Trani con le sue aziende, il tempo dell’ultima fermata ed ecco giungere davanti ai cancelli della propria azienda pronti per timbrare l’ennesimo cartellino, lasciando fuori le batture da bar sull’ennesimo rigore inesistente dato alla Juventus, e sul Milan che anche quest’anno ha scampato la serie B. 

C’è chi entra e c’è chi esce, il “Bus dei lavoratori” riparte alla volta della città, questa volta portando con sé i lavoratori di ritorno verso le proprie famiglie, lasciandosi alle spalle otto ore duramente lavorate, anche se il tempo di 24 ore e tutto ricomincerà punto e a capo. 

Il servizio in questione è stato istituito lo scorso ottobre, dopo un iter avviato qualche anno fa, con la sottoscrizione da parte di tanti cittadini dell'iniziativa lanciata da Forza Italia Barletta e dal coordinatore cittadino Giovanni Ceto, concluso positivamente grazie al sostegno dell'Amministrazione comunale e dell'assessore alle Politiche per la mobilità Michele Lasala, un servizio altresì utile ai lavoratori e alla città, che coniuga le esigenze dei singoli di valide alternative all'auto privata con la diffusione della cultura della mobilità sostenibile.
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