Voci di corsia, Debora:«#andratuttobene ormai è un mantra che ripetiamo tutti per darci la forza»

Questa è la voce di Debora, questa e ancora una voce che arriva dalla corsia di un ospedale:

«#andratuttobene ormai è un mantra che ripetiamo tutti per darci la forza di andare avanti.

Me lo ripeto ogni giorno prima di arrivare a lavoro, per cercare di darmi la forza e la positività per affrontare un nuovo turno. Sulla porta del reparto chiusa c’è un cartello con scritto “MIAC COVID” e se ti affacci dalla finestrella vedi tutte le porte chiuse delle camere, i parenti non possono venire a fare visita ai propri cari. Si vedono tanti bidoni per la raccolta di materiale infetto fuori da ogni porta e tanti sanitari ormai irriconoscibili vestiti come astronauti. Non vedi nessun paziente perché sono tutti dietro quelle porte chiuse, un po’ abbandonati a loro stessi. Dobbiamo entrare il minimo indispensabile per proteggerci e perché non si possono sprecare DPI solo per entrare 5 minuti a fare 4 chiacchiere con loro. La cosa che più mi manca del mio lavoro è proprio questa.

Vorrei dedicare più tempo a queste persone che secondo me si sentono così sole, preoccupate ma speranzose allo stesso tempo, invece dobbiamo farlo nei tempi richiesti. Mentre somministriamo una terapia o aiutiamo nella somministrazione del pasto, furtivamente scappa una carezza o un gesto gentile. Non posso abbracciarli anche se vorrei tanto farlo. Il sorriso non si vede sotto a queste mascherine ma spero che gli occhi possano parlare lo stesso per fargli avere un conforto, una rassicurazione, un messaggio positivo. Come a dire “io sono qui”.

Dopo tutta questa riflessione personale sono qui a chiedervi di non abbassare la guardia ora e di rimanere in casa, per loro,per noi e per voi. Solo così andrà tutto bene per davvero».