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Voci di corsia, Sara:«Mi dicevano non fare l'infermiera...»


Siamo ancora in corsia, lei è Sara e la sua voce arriva da Bari:

«Non fare mai l’infermiere, perché tanto prendi 1500 euro al mese. Non fare mai l’infermiere, perché farai turni massacranti a volte dovendo saltare riposi. Non fare mai l’infermiere, perché tanto la fuori non sanno cosa fai, non sanno che hai un razionale, non sanno che hai una teoria alla base che non è la medicina ma il “nursing”. Non fare mai l’infermiere perché se chiedi là fuori “chi è l’infermiere?”, molti ti diranno che è quello che sa fare le punture o il servo del medico o il badante. Non fare mai l’infermiere perché ogni giorno vieni a contatto con le malattie delle persone , anche le più brutte, e rischi anche tu. Rischi di pungerti. Rischi di sbagliare un calcolo. Rischi di sbagliare una somministrazione. Rischi.
Non fare mai l’infermiere perché quando tornerai a casa sarà difficile che tu non possa ricordare una persona che se ne è andata, un bimbo che soffre, un parente in lacrime.
Non fare mai l’infermiere perché il tuo ritmo sonno veglia andrà a puttane, e poi sarai costretto ad un certo punto della vita a prendere la melatonina per dormire.
Non fare l’infermiere perché mentre sarai a casa durante la settimana la gente lavorerá, e mentre tu lavorerai nei weekend la gente sarà a casa a far festa. Non fare mai l’infermiere, non è una professione riconosciuta.

Non fare mai l’infermiere.

So per certo però che, se nasci infermiere, tutto questo va in secondo piano. Perché questo lavoro bellissimo non può essere capito ma solo che ammirato in silenzio». 
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