La Voce Grossa di…Roberta Scardola(intervista):«Dal set di “Caro Maestro” a “ I Cesaroni” fino ad arrivare al teatro»
Nicola
Ricchitelli – La voce di quest’oggi arriva da Roma, il suo è un volto di lungo
corso della fiction e della televisione italiana, l’abbiamo conosciuta
piccolissima nel 1996 nella serie di “Caro Maestro”, di lì in poi un lungo
cammino tra i più importanti set che hanno fatto la storia della televisione
italiana, da “Uno di noi” a “Una donna per amico”, passando per “Provaci ancora
prof!”, “Carabinieri” , questi tra quelli più popolari, fino a quello che come
lei stessa la definisce fu il secondo incontro con la popolarità, “I Cesaroni”.
Accogliamo
sulle pagine de La Voce Grossa quest’oggi la voce di Roberta Scardola.
Ciao
Roberta, innanzitutto permettimi di partire chiedendoti come stai?
R:«
Sto bene! A casa come è’
giusto che sia, cerco di trasformare la noia in qualcosa di produttivo e provo
a reinventarmi ogni giorno!».
Che
ripercussioni avrà per il mondo di cinema, televisione, teatro e per tutti
coloro che fanno il tuo lavoro questo stop legato all'emergenza sanitaria che
stiamo vivendo?
R:«
Questo difficile momento
storico avrà grandi ripercussioni sul mondo del cinema, tv, teatro! Le
produzioni si sono fermate... e la nostra categoria, attori si, ma soprattutto
le maestranze non sono state tutelate in alcun modo!».
Soprattutto
che futuro vedi?
R:«
Sono sempre molto positiva,
e ribadisco che ne usciremo più forti di prima, ma ci aspetta un periodo molto
difficile, fatto di crisi, rinunce, sacrifici e grande perdizione!».
Roberta
parliamo un pò di te, hai iniziato a recitare sin da subito, quale fu il motore
che ti ha portato ad intraprendere questa strada?
R:«
Ho iniziato da
piccolissima, per gioco! Ero in un villaggio e fui notata da un agenzia di
spettacolo... primo provino andò subito bene e feci “Caramelle” con Stefania
Sandrelli!».
In
tanti della mia e nostra età ti ricordano come figlia di Elena Sofia Ricci in
"Caro Maestro", cosa ti porti dietro di quell'esperienza lì?
R:«
“Caro Maestro” è’ in
assoluto il ricordo più forte e è importante che ho! Una serie che ha fatto la
storia della tv italiana, il ruolo di Giulia amato da milioni di italiani che
ancora oggi la ricordano! Un cast stellare, l’incontro con Elena Sofia Ricci, l’immensità
di Sandra Mondaini, e poi Marco Columbro, Stefania Sandrelli e tantissimi
altri! Mi sentivo in un parco giochi circondata da tanti bambini...nulla di
pensato, con tutta la naturalezza e spontaneità di una bambina di 8 anni che
vive in esperienza così grande!».
Come
conciliavi i tuoi impegni nella recitazione con i tuoi obblighi scolastici di
bambina?
R:«
Avevo un insegnate sul set
e a casa quando rientravo dalle riprese, a soli 8 anni mi sono ritrovata a
sostenere gli esami da sola davanti una commissione di maestri tutti per me!
Difficile ma non mi è pesato... volevo fare tante cose e l’impegno non mi ha
mai spaventato!».
Seguono
molte esperienze importanti, tra cui "I Cesaroni", possiamo dire che
fu questa esperienza a darti una popolarità ancora più importante?
R:«
I Cesaroni... il mio
secondo incontro con la popolarità, quella che fa rumore e riempie le giornate!
Una serie intelligente, la più amata negli ultimi 15 anni!».
Non
solo televisione, nel tuo curriculum c'è anche tanto teatro, come vivi il tuo
recitare tra sipario e palcoscenico?
R:«
Il teatro...un mondo
emozionante! Mi ci sono avvicinata tardi, avevo 25 anni, mi spaventava la sua
immediatezza! Ora non potrei farne più a meno, gli applausi del pubblico, le
risate, le lacrime sono pura energia... si ha bisogno di fare teatro, è una
necessità! Tantissimi spettacoli in giro per l’ Italia, tournee lunghe e ricche
di emozioni!».
Roberta
sperando un po tutti di vedere un futuro, nel tuo quali progetti bollono in
pentola?
R:«
In pentola? Io non so cosa
mangerò oggi...figuriamoci progetti futuri...di sicuro riprenderò tournée
teatrale, mi dedicherò ai bambini/ragazzi dei miei corsi di recitazione e danza
, continuerò il mio percorso nel mondo dell’imprenditoria (abbigliamento) e
voglio dedicarmi alla famiglia, a me, all’amore...».