Voci di corsia, Pietro:«I nostri occhi hanno visto gente soffrire, soffocare, piangere...morire...»

Anche se il 4 maggio è arrivato e con esso la tanto attesa fine del lockdown, noi restiamo in corsia, lo facciamo per farvi capire che non tutto è finito, lo facciamo per farvi capire che il nemico c'è ancora.

Questa è la voce di Pietro, originario di Trapani, trapiantato a Brescia.

«Gli occhi di una persona sono l’unico luogo del corpo dove esiste la sua anima... da questi occhi si trapelano tante emozioni: forza, dolore, stanchezza, amore, angoscia, rabbia, delusione, speranza...I nostri occhi hanno visto gente soffrire, soffocare, piangere...morire...I nostri occhi sono stati e sono l'unico modo di comunicazione, riusciamo a capire i nostri momenti, a sostenerci a vicenda quando pensiamo di non farcela più...Nonostante si chiudano da soli , nonostante brucino e arrossiscano per la stanchezza , continuiamo a dimostrare affetto e vicinanza nei confronti dei pazienti , con occhiolini o con dei timidi e nascosti sorrisi! Ieri, come oggi, come domani non abbiamo avuto non abbiamo e mai avremo occhi da eroi, amiamo il nostro lavoro e lo facciamo per amore e per la salute di tutti noi cittadini. Vi chiedo solo di ricordare. Ricordate questi occhi perché in questi occhi si respira la STORIA! •