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Voci di corsia, Valentina:«In ospedale stiamo vivendo una tragedia...»

Stanno facendo parlare molto le piazze invase da gente, gli assembramenti, gli aperitivi e le corse sulle spiagge.

Noi restiamo in corsia, per farvi capire che non è ancora tutto finito; andiamo nel cuore di questa emergenza, andiamo nella provincia di Bergamo, nel paesino di Sotto il Monte, dove raccogliamo la testimonianza di Valentina che sul suo profilo Instagram qualche giorno fa ha scritto:

«Domani inizia un nuovo giorno, un nuovo turno. Mi viene l’ansia solo a pensarci. Spero di arrivare e non trovare l’incubo di questa settimana ma, presumo non sia così. In realtà so bene cosa mi aspetterà. Dovrò indossare quel camice che mi fa sudare, quella cuffia che mi scivola e che non posso sistemare perché ho i guanti, quella maschera che ha quel ferretto che mi picchia sul naso diventando insopportabile e iniziare così il turno. Sette ore mi aspettano, sette ore in cui cerco di fare il possibile per i pazienti e per i colleghi del turno successivo. In queste ore corriamo a destra e sinistra come matti, cerchiamo in tutti i modi di assistere chi ha bisogno ma non è così semplice. Un’ambulanza dietro l’altra, due, tre insieme ... uno che non respira e l’altro pure. Uno di 70 anni e l’altro poco più anziano. Febbre a 38, 38.5, 39. Uno, due codici rossi, sette, otto gialli e una lista infinita di codici verdi. Tutti con la stessa sintomatologia: Tosse secca, febbre per i più giovani e dispnea e febbre per i più anziani. Tampone, ricovero e dopo qualche giorno il risultato: positivo COVID 19. Si va avanti così, una persona dopo l’altra...tanti non c’è l’hanno fatta e qualcuno è riuscito a tornare dalle proprie famiglie. Ragazzi e ragazze purtroppo questo virus è un mostro, si diffonde in un modo allucinante. State a casa. In ospedale stiamo vivendo una tragedia e tutti speriamo finisca il più presto possibile! Aiutateci stando a casa e andrà tutto bene!».
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