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Giovanni Ceto(Forza Italia):«Già campagna elettorale sulla pelle degli imprenditori e sulla salute dei cittadini!»


Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa a firma del commissario cittadino della segreteria di Forza Italia della sezione di Barletta, il dott.Giovanni Ceto.

L’intervento di esponenti del centrosinistra cittadino sulla questione del mercato settimanale, come quello del consigliere regionale Filippo Caracciolo, è palesemente propaganda elettorale e null'altro mancando, come consuetudine, di proposte concrete volte a risolvere il problema, a proposito di improduttività... Sia chiaro, non ci aspettavamo certo una collaborazione (seppur per il bene della nostra città), ma almeno il rispettoso silenzio sarebbe stato auspicabile, peraltro da parte di chi per decenni ha condizionato politicamente le politiche mercatali che adesso si appalesano con tutte le loro lacune (densità di residenti e attività commerciali in zona mercatale) certamente non risolvibili in un momento di crisi.
Probabilmente si parla senza conoscere le diverse proposte avanzate dalla Amministrazione Comunale per rispettare le regole contenute nell'ordinanza di Emiliano, che, se applicata alla lettera nel mercato di Barletta, terrebbe fuori oltre 50 ambulanti.
La realtà è che tutto il mondo dell’impresa e del commercio, pur avendo pagato maggiormente le conseguenze del lockdown (insieme alla maggior parte dei lavoratori), oggi deve ancora sottostare alle folli direttive del governo centrale (alleato e degli stessi colori, tra l’altro, di chi ha il coraggio di parlare e criticare), dei protocolli sottoscritti con le parti sociali, nonché, ancor di più quelle del governo regionale (PD, se a qualcuno fosse sfuggito).
Come sempre, quindi, agli amministratori locali l’ingrato compito di fare rispettare regole tanto irragionevoli quanti difficili da far digerire.
Pertanto, l’occasione persa è stata, senza dubbio, di chi poteva tacere su tale vicenda e non l’ha fatto, decidendo di ingaggiare un dibattito mediatico sterile al solo fine di ricavare miseramente qualche consenso da parte di gente che sta patendo da mesi una situazione assolutamente non dipesa dagli amministratori locali. Auspichiamo che quanti hanno sterilmente criticato sappiano alzare la voce nelle sedi opportune, o in altri comuni come Andria e Margherita di Savoia, portando proposte concrete e soluzioni che sicuramente saranno accolte con piacere anche dalle amministrazioni locali che non aspettano altro che direttive pratiche, concrete e ragionevoli da parte di governo centrale e regionale. Solo allora costoro potranno permettersi il lusso di parlare dell’improduttività altrui!

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