Header Ads

La Voce Grossa di…Nancy Coppola(intervista):«Le mie canzoni? Nascono di notte…prendono spunto dalla vita della gente»


Piero Chimenti - Si intitola “L’uomo moderno” – con il featuring di Stefania Lay – l’ultimo singolo dell’amatissima artista neomelodica Nancy Coppola, brano che si preannuncia sin dalle prime battute come un vero e proprio tormentone estivo.
Nancy nella nostra chiacchierata ci ha parlato con la sincerità che da sempre la contraddistingue, di come nascono i suoi brani - di cui è autrice - brani che la stanno portando sempre più in ascesa nel mondo neomelodico, e della sua ultima esperienza nel reality dell'"Isola dei famosi", oltre della sua nuova 'sfida' nel mondo del grande schermo con la nascita della casa di produzione Evo Film, in collaborazione con il regista Nilo Sciarrone.

Oltre che cantante sei anche autrice dei tuoi brani. Da cosa prendi spunto per i tuoi testi?
R:«La maggior parte delle canzoni nascono di notte, mentre tutti dormono pensi a tante cose e quindi ti cali anche nei 'panni degli altri', anche in storie che non ti riguardano però parlando con tante persone, prendo spunto dalle loro vite, quindi non canto solo me stessa ma anche il quotidiano degli altri».

Hai partecipato al reality “L'isola dei famosi”, come hai vissuto questa esperienza?
R:«L'esperienza all’”Isola dei famosi” è stata bellissima e sicuramente pesante. Se non sei forte di carattere non vai ad affrontare una cosa del genere lontana dai tuoi cari, però sono abbastanza determinata, so quello che voglio ed ho portato avanti la mia esperienza sempre col sorriso. E' stata una bella esperienza, mi ha portato tante cose positive sul lavoro. Dopo l'isola tutti gli altri reality per me sarebbero una passeggiata, perché penso che l'isola sia l'esperienza più pesante, in quanto devi affrontare la fame, le prove fisiche, il digiuno dormire sulla sabbia, stare sotto la pioggia, quindi gli altri reality sarebbero molto semplici per me».

Con la partecipazione all'isola, secondo te, la musica neomelodica ha ricevuto un maggior risalto mediatico?
R:«Ho tentato tutte le carte per far conoscere il nostro genere musicale, ho sempre cercato in tutti i modi di abbattere i pregiudizi che ingiustamente lega i neomelodici alla camorra. Ho fatto di tutto per far capire che non è così, perché il buono e il cattivo non esiste solo a Napoli. Purtroppo ci sono persone che sono “tarate” che guardano solo avanti e non hanno altri pensieri perché ci giudicano, ci discriminano, fanno di tutta un'erba un fascio…».

Hai un rapporto così intimo con i tuoi fans, da dove nasce tutto ciò?
 R:«Oltre ai concerti faccio anche feste private, quindi sto a stretto contatto col pubblico. Prima del coronavirus, non ero mai distante da loro, ero una che cantava vicino ai tavoli, una persona tranquilla, faccio cantare i fans, passo il microfono creando così un rapporto quasi amichevole. Non faccio mai sentire le mie fans una sensazione di “inferiorità”, le faccio sentire mie amiche».

Come hai vissuto il periodo di isolamento che ci siamo messi alle spalle?
R:«Ne ho approfittato per stare un po' con la mia famiglia, con i miei figli, visto che per lavoro sono sempre costretta a stare fuor, ne ho approfittato per stare tutta la giornata con la mia famiglia. E' stato un po' difficoltoso per il lavoro, un po' come tutti del resto però comunque ho avuto la possibilità di godermi la famiglia».

Hai fondato la Evo Film con il regista Sciarrone. Com'è nata l'idea? Come ti sei preparata per il tuo debutto cinematografico per il film 'Il mio uomo perfetto'?
R:«Ho fatto teatro per 10 anni, ma ho sempre amato il mondo del grande schermo e quindi dopo l'Isola, avendo altre amicizie più 'grandi' a livello nazionale, facciamo questo film con degli attori come Eva Grimaldi - si propose lei - quando parlammo di questo progetto all'Isola mi disse: "vorrei fare anch'io qualche parte con te". Per me era un onore, perché avere Eva Grimaldi nel film, chi se lo sarebbe mai sognato? Quindi con Eva che interpreta mia mamma, mi sono detta, "ok non posso sbagliare," ed ho creato un cast soddisfacente, partendo da: Francesco Testi, Antonio Palmese, Nadia Rinaldi, e tanti attori napoletani, c'è anche Andrea Roncato. Devo dire la verità che è un bel cast. Alla regia Sciarrone, che mi curava i videoclip musicali, abbastanza bravo, aveva questa idea di aprire questa società e di investire su questo film. Diciamo che me lo sono autoprodotto. Inizialmente eravamo inesperti, poi man mano anche grazie all'aiuto di Eva che ha molto esperienza su questo campo, mi ha consigliato dei nomi da chiamare per quanto riguarda la distribuzione e quindi con il saper fare di mio marito, siamo usciti nei cinema di tutta Italia. Abbiamo avuto dei grandi riscontri».

Quindi quella del cinema non è una parentesi chiusa?
R:«No assolutamente, non è una parentesi chiusa. Naturalmente la musica è quello che faccio da anni. Per fare il cinema servono più sacrifici, comunque devi fare solo quello. Quando sei sul set devi stare lì dalla mattina e non sai a che ora finisce. Sono abituata alle feste faccio dei 'flash' le mie prestazioni durano 40 minuti, vado canto e via, quindi in una giornata posso fare 4-5 flash mentre nel film, sono stata tutti i giorni per tre mesi dalla mattina alla sera, tra le riprese che sono sbagliate, devi ripetere, ci sono scene di altri attori, poi essendo il film della mia produzione ero li a guardare tutti i particolari anche quando gli altri recitavano la loro parte ero attenta a tutto. Non è facile ma mi ha entusiasmato tanto, perché ho sempre recitato a teatro, sempre stata una passione. Il teatro è totalmente diverso dal cinema però sono entrambi grandi emozioni perché c'è sempre l'adrenalina che sale».

Quali sono i tuoi progetti futuri?
R:«A breve sarà in uscita il mio nuovo singolo, un duetto, con voce femminile del nostro campo partenopeo Stefania Lay: una cantante che canta da oltre vent'anni, l'ho sempre stimata, canta prima di me, ho sempre amato la sua voce. In realtà è stata lei a chiedermi questo duetto che ho accettato molto volentieri, perché è una brava artista ed è bello quando c'è solidarietà femminile. La canzone è un pezzo estivo, parla della realtà di oggi, di questo uomo 'moderno', infatti il brano si chiama L'uomo moderno, dove l'uomo se ne approfittato del fatto che le donne vogliono essere alla pari con gli uomini. Parlano di questi uomini che quando vanno al bar, con la scusa della parità portano il conto alla donna dicendo facciamo metà ciascuno, oppure si resentano all'appuntamento con una macchina importante ma alla fine è un'auto noleggiata. E' una cosa molto carina. una caricatura di questi maschietti. Una cosa molto simpatica. Non so se sarà il nuovo tormentone estivo, perché sarà il pubblico a decidere, ma sicuramente si sentirà per l'estate».


Un saluto a tutti coloro che leggono La Voce Grossa, da Nancy Coppola.
Un bacione.

Powered by Blogger.