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Barletta, ecco le foto della celebrazione del Venerdì Santo nella Cattedrale di Santa Maria Maggiore...si può parlare di rinnovo del voto del 1656?

Nicola Ricchitelli – Sono all’incirca le ore 14.00 quando Santa Maria Maggiore chiude le sue porte lasciando la città fuori, nel mentre il silenzio si fa subito preghiera.

Nei minuti che seguiranno l’evolversi di momenti che cercheranno di ancorarsi a quel voto fatto nel 1656, l’anno della peste che a Barletta uccise tra le 8000 e le 13.000 persone, fu proprio nella notte tra il Giovedi e Venerdì Santo del 20 aprile del 1656 che: «… sulla città si abbatté una nevicata di incredibile intensità mentre il corteo transitava dalle parti dell’attuale via Romania» che pose l’inspiegabile e repentina cessazione della peste che non mieté più vittime.

In seguito a tale avvenimento non soltanto il clero ma l’intera Città di Barletta “formalizzò” il Voto di ringraziamento.

Nel rogito notarile del notaio Leonardo Cellammare datato 29 luglio 1656 si legge “…Potendo dire con verità che nelle universali miserie che affliggono in questi tempi questo regno: manus Domini tetigit nos (la mano del Signore ci ha toccato)… che col flagello del contagio ha dato principio d’alcuni giorni in qua punire i nostri peccati e scelleraggini …Onde noi Sindaco (Marco Antonio Bonelli), Eletti e Deputati in nome di tutto il Pubblico… facciamo voto e giuriamo, intendendo di obbligare a tal voto e giuramento le nostre vite e di tutti i nostri cittadini presenti e futuri, di far fabbricare un trofeo delle divine misericordie, acciò sia questa città libera dal contagio: una Cassa o una urna d’argento di valore di scudi duecento, nel quale si debba portare in processione per la città il Santissimo Sacramento il Venerdì Santo a sera ”.

Non proprio un rinnovo del voto insomma ma comunque un momento intenso che ha coinvolto i tantissimi fedeli che hanno seguito l'evento trasmesso dalle televisioni locali. 

In molti infatti avrebbero voluti il ripetersi di quanto accaduto lo scorso anno, quando nella notte tra il 9 e 10 aprile, l’Arciprete della Cattedrale di Santa Maria Maggiore, don Francesco Fruscio, l’Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, Mons.Leonardo D’Ascenzo e il sindaco della città di Barletta, dott.Cosimo Cannito, raggiunsero processionalmente via Romania – luogo del famoso miracolo - nelle prime ore della notte in osservanza e soprattutto rispettando quel voto fatto nel 1656.






































 

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