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Barletta, spero che una festa Patronale così non torni mai più


Nicola Ricchitelli – Per tradizione e storia la nostra Festa Patronale doveva avere il suo culmine nella giornata del mercoledì successivo alla seconda domenica di luglio, e quindi la processione del mattino e la benedizione del mare sul curvone che divide Piazza Castello alle Mura di San Cataldo. Accompagnare il busto argenteo di San Ruggiero nella vecchia Chiesa di Santo Stefano – e quindi nel Monastero a Lui dedicato - il canto delle monache benedettine in onore alla Madonna dello Sterpeto, e poi via verso il Santuario dello Sterpeto per l’arrivederci al mese di Maggio.

Questa Festa Patronale 2021 verrà ricordata e troverà memoria negli annali, questa Festa Patronale è stata una festa per pochi intimi, è stata la festa delle cose fatte all’ombra e di nascosto, questa festa patronale è stata la festa per i pochi eletti, questa festa verrà ricordata per l’andata e ritorno dei Santi Patroni in Santa Maria Maggiore, un andata e ritorno che nessuno doveva sapere.

Questa festa patronale è stata la festa delle bancarelle, del luna park e della vittoria di “Euro 2020” con tanto di assembramenti che da Corso Vittorio Emanuele prendevano il là fino a Piazza Aldo Moro, questa festa verrà ricordata per una scialba luminaria dinanzi a Palazzo di Città, questa festa patronale verrà ricordata per la paura dei devoti di una tradizione che potrebbe non tornare mai più.

Questa festa patronale è figlia delle polemiche che seguirono alla traslazione del Quadro della Madonna dello Sterpeto nello scorso 1 maggio 2020, questa festa patronale in fondo è figlia di chi a quelle polemiche ha solo inchinato la testa.

Questa festa patronale è figlia di quel Quadro che di nascosto una mattina del 3 Giugno di circa un anno fa da Santa Maria Maggiore prendeva il largo verso il Santuario dello Sterpeto – mente nei lidi vari si tornava a ballare “come è bello far l’amore da Trieste in giù – quello stesso Quadro che più o meno un anno dopo tornava nel silenzio e nel più nascosto riserbo per non cercare di far rumore e non dar problemi, nel pomeriggio di un anonimo 30 aprile, alla vigilia dell’inizio del mese Mariano, per fare poi ritorno la mattina del 3 giugno di codesto anno, sempre lontano da occhi indiscreti, fino ad arrivare alla scorsa mattina del 6 luglio quando sui social dalle ore 7.00 circa impazzava la notizia – con tanto di foto - che i Santi Patroni erano in Cattedrale – nel mentre in Piazza Aldo Moro Barletta festeggiava il cammino che dalla partita contro la Turchia in poi avrebbe portato la nazionale di calcio italiana fino alla finale di Wembley del campionato europeo di calcio, con tanto di Sindaco annesso, alla faccia di chi una sera di giugno per una fatalità, uno scoppio faceva perdere casa e rischiare una vita – il tutto incorniciato da quelle luminarie stampate dinanzi a Palazzo di Città.

La Madonna dello Sterpeto e San Ruggiero non sono qualcosa da nascondere nelle mattine perse tra i doveri e dolori della vita dei barlettani, il Quadro della Madonna dello Sterpeto e il busto di San Ruggiero appartengono al popolo barlettano e non c’è tristezza più grande di aver trattato due così inestimabili tesori come cosa privata, piuttosto sarebbe stata cosa più dignitosa lasciare i Santi Patroni nelle loro case.  

La Fede verso i Patroni della nostra città non valgono la miseria di quatto luminarie messe in croce dinanzi a Palazzo di Città, i nostri Santi Patroni non valgono le foto di circostanza che postate sui vari social dinanzi alle loro effigi, la fede che da sempre Barletta e barlettani hanno per Loro va oltre il più becero esibizionismo.

Una festa patronale così non torni mai più, non lo merita quella Barletta “Civitas Mariae” a cui avete dato tutti gli onori del caso, non lo merita chi crede e in fondo anche chi non crede.  Barletta ha bisogno dei Suoi Santi Patroni, ma soprattutto di quella tradizionale camminata tra le vie della nostra città, di incrociare i Loro occhi e di lasciare a loro la più umile preghiera.   

Ad ogni modo ed oltre ogni cosa, contro ogni gioco e pseudo legge ricordati che al “Trono tuo prostrata…vedrai Maria Barletta…”.

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