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Miriam Ricordi - "Siamo Sordi davvero" parte dalla "banana" di Alberto Sordi per buttare giù stereotipi e pregiudizi del patriarcato


“Ma ‘ndo vai se la banana non ce l’hai?” 
cantava la scalcagnata compagnia teatrale di Alberto Sordi nel film Polvere di stelle del 1973, in una canzoncina rimasta celebre negli anni. “Quel verso rappresentava esattamente tutto quello contro cui avevo lottato in infanzia e adolescenza. Perché mai quel maledetto motivetto lo conoscevo tanto bene? In un attimo il mio inconscio ha ritenuto opportuno destrutturare quello slogan e farne un inno contro il patriarcato. Ecco a prendermi gioco di tutto quello che mi è stato d’intralcio, e mi sta stretto nella vita.” Siamo Sordi davvero (dove la seconda S è maiuscola a sottolineare la sua doppia valenza: la “sordità” metaforica delle persone nei confronti degli altri da una parte, e il cognome dell’attore dall’altra) è il nuovo singolo di Miriam Ricordi, anticipazione così come il precedente brano Mi esplode la testa del secondo album della cantautrice rock abruzzese in uscita nell’autunno del 2021. Si tratta di una canzone musicalmente trascinante, che con dissacrante ironia butta giù una serie di stereotipi, frasi fatte e pregiudizi che tuttora, a cinquant’anni dalla canzone della “banana”, pervadono la mentalità e la cultura imperanti nella nostra società. Il brano ha già peraltro incassato un consenso di critica: infatti è stato selezionato fra i finalisti del Premio Amnesty International sezione emergenti, che a fine luglio premierà il brano che meglio sappia “interpretare e diffondere i principi della Dichiarazione universale dei diritti umani”
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