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IL CAIRO - Scirocco Tour. I prossimi appuntamenti: il 18 settembre a Milano e il 21 settembre a Roma


Milanese, classe ’97, IL CAIRO ha esordito con i brani “San Siro”, “Posto di Blocco”, entrati da subito nelle playlist “Scuola Indie” di Spotify e “Top hits Italia” di Peer Music, “90 Circolare Destra”.

Con “Scirocco”, il suo EP d’esordio prodotto da Giuliano Dottori, ha trovato negli strumenti afrocubani e afrobrasiliani, nelle sonorità mediterranee, nelle palme e nello Scirocco, una risposta alla malinconia che attraversa intere generazioni. Una malinconia della quale non riusciamo a ricostruire l’origine, ma che riconosciamo dentro e attorno a noi. È lì che si inserisce il vento, un soffio caldo capace di portare ritmi antichi e viscerali, scompigliare la vegetazione dell’Aurelia, sospingere la 90 Circolare destra, portare il Sahara a San Siro e addolcire il mare delle nostre preoccupazioni.
 
Qui la sua intervista per CorriereTv Milano:

"Scirocco" è una “cura tropicale”, è Milano nella sua "titolazione mediterranea", sono colori e ricordi dentro cui scavare. Ritmi funky, afrobeat e pop si combinano assecondando un’osmosi musicale che cancella il presente e i confini geografici: tra immagini solide, misticismo e sensualità, IL CAIRO da vita a una prospettiva audace, marittima e urbana allo stesso tempo, dove le chitarre riverberate e i synth accompagnano i pensieri più intimi di una città e un cuore che non dormono mai.
 
Link all’EP su Spotify: https://spoti.fi/3iW42K5

IL CAIRO DESCRIVE “SCIROCCO” TRACCIA PER TRACCIA

1) Baby (Tutto ciò che vuoi)
È arrivato un momento del nostro amore in cui tutto ciò che provavo a darti non bastava. C’è qualcosa di profondo tra di noi baby, ci conosciamo alla perfezione ma questa città non fa più per noi. Forse se scappassimo altrove tutto cambierebbe. Forse invece, è solo un’illusione. Vengono dalla notte questi sintetizzatori profondi diecimila baci, questa chitarra riverberata è un’insegna luminosa che trema nella notte.
 
2) Posto di blocco
Mi ricordo quando stavamo bene veramente e andavamo in giro per i quartieri riqualificati della città, la Moretti a un euro e venti e gli occhi color nocciola trovati negli alimentari indiani. Ora invece, alzi le barriere davanti alla mia faccia. Ma tutto questo passerà, mi libererò da queste regole stringenti. Voglio ballare il funky con la cassa dritta, voglio sentire dei bonghi nella mia testa.
 
3) 90 Circolare Destra
Stasera esco, vado a fare un giro nel mondo. Tu sei mia sorella, tu sei mio fratello. C’è una tromba che canta jazz, una chitarra che parla funk, una batteria che suona afrobeat accanto a una conga che suona salsa. Non ci si perde niente a sporcarsi un po’, mi sento più bello se contaminato.
 
4) Padre d’Oltremare
Sulle coste di un altro mare c’è un uomo che mi vuole bene. È un amico, è un padre, è qualcuno che mi ha dato il suo sangue ma che forse non conosco bene. Quando sono pochi i ricordi, sono più profondi che se fossero molti. Queste note salgono dall’acqua fredda del Mar Baltico e dalle cucine di pesce sul porto. C’è una chitarra distorta sul ponte che sta per partire per il largo.
 
5) San Siro
Sotto al sole sono immortale e la salsedine mi protegge. Il tuo corpo bagnato si sta asciugando sulla sabbia e ti sei appoggiata al suono delle cicale. Anche se demoliranno lo stadio freghiamocene di quello che abbiamo lasciato nella città. Balliamo tutta la notte, agitiamoci e corriamo dietro questo ritmo che spinge a fondo, dietro al basso martellante, dietro alla cuica brasiliana. Se ci pensi questo amore è il carnevale di Rio.
 
 
IL CAIRO | BIOGRAFIA
IL CAIRO è odore di porto, di reti da pesca, è il sale sulle braccia, nei capelli. È la macchia mediterranea, la sabbia, i pini marittimi, il neon dei kebab, il curry, la curcuma, lo zafferano. I capelli rasati, il gel in testa, i tatuaggi; è una croce copta, un grembiule sporco di farina, un segno del costume, i calli sulle mani. Una palma nana, una altissima, un vivaio, una pianta grassa, una duna al vento con le canne che si agitano. Il Cairo è un amo che si conficca nella bocca di un'orata, di uno sgombro. Un pesce spada che salta fuori dall'acqua. Una maraca, una marimba, un bongo, una cabasa, un ventilatore acceso tutta la notte. Il Cairo è l'afa, sono i ventagli che si muovono nelle messe d'estate, l'asfalto che si scioglie e cola giù dai marciapiedi.
IL CAIRO suona pop mediterraneo.
 
IL CAIRO è Luca Zaliani, milanese classe 1997. Suona per più di 3 anni nei Venticentoquarantotto come chitarrista e seconda voce, pubblicando 3 singoli e un Ep intitolato “Ghisolfa”, tramite la campagna di crowdfunfing “Musicraiser”.
 
Dall'estate del 2019 decide di intraprendere un progetto solista con il nome di IL CAIRO e il 31 ottobre pubblica il suo primo singolo, intitolato “CLIO 2006” con la produzione di Giuliano Dottori (ex Amor Fou e cantautore solista). A gennaio 2020 esce il videoclip diretto da Dario Federiconi e annuncia un tour di 10 date nel nord Italia, tra cui un concerto al Circolo Magnolia di Milano.
 
Il 16 marzo pubblica il secondo singolo intitolato “San Siro”, sempre prodotto da Giuliano Dottori e distribuito da Peer Music Italy. Il 16 giugno pubblica il terzo singolo intitolato “Posto di Blocco” e il 14 luglio esce il videoclip realizzato dalla casa di produzione A8.
“San Siro” e “Posto di Blocco” entrano in rotazione su alcune playlist di Spotify, tra cui “Scuola Indie”, e “Top hits Italia” di Peer Music. L’8 aprile 2021 esce “90 Circolare Destra”, a cui segue, il 18 giugno, l’EP “Scirocco”.

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