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Alessia De Finis(intervista):« Barletta ha bisogno di un evidente ricambio generazionale…»


Nicola Ricchitelli – Anche quest’oggi facciamo un incursione nella campagna elettorale di Barletta, in vista delle amministrative del prossimo 12 giugno che daranno alla “Città della Disfida”, un nuovo sindaco – o sindaca - e quindi un nuovo consiglio comunale.

Nell'attesa di sapere se il candidato del centrodestra Mino Cannito sarà il successore di se stesso, o se sarà il la dottoressa Santa Scommegna a riportare il centrosinistra al governo della città, senza dimenticare Carmine Doronzo e Maria Angela  Carone che potrebbero tranquillamente scombussolare gli schemi di coloro che a tutti gli effetti sembrano essere ad oggi i maggiori favoriti alla corsa verso lo scranno più alto di Palazzo di Città, continuammo a conoscere alcuni dei candidati che ambiscono a conquistare uno dei 32 seggi dei banchi del consiglio comunale.

Oggi è la volta dell’avvocatessa Alessia De Fidis, candidata con la lista “Barletta al centro” a supporto della candidatura a sindaco di Mino Cannito.

Dottoressa De Finis, le do il benvenuto sulle pagine della nostra testata, come sta?
R:«Tutto bene, grazie. È un periodo molto impegnativo; siamo alle battute finali di questa campagna elettorale».

Questa è la sua seconda campagna elettorale dopo quella del 2018, come si appresta a vivere questi giorni?
R:«Con maggiore consapevolezza e maturità. Le prime esperienze, in ogni settore e/o campo, sono sempre connotate, per fortuna o per sfortuna – dipende dai punti di vista – da ingenuità. Ed io, nella precedente campagna elettorale, sono stata molto ingenua».

La sua può sembrare la classica candidatura giovane, ma in realtà giovani come lei cosa possono dare a questa città?
R:«Barletta ha bisogno di un ricambio generazionale, è evidente. Non solo perché è necessario preparare la classe politica del futuro, ma anche perché ha bisogno di nuova linfa, di nuovo entusiasmo, di nuova energia. Ciò che si chiede, ogni volta, alla città è di dare a noi giovani la possibilità di poterci esprimere e di dimostrare sul campo il nostro valore. Da sempre, pur tenendomi ben lontana da polemiche e lamentele sui social, leggo di tantissima gente che non fa altro che esprimere i propri dissapori su ogni cosa. Eppure, ogni qualvolta si va a votare, nonostante si propongano nuovi volti – e le assicuro che non è così facile mettersi in gioco – la scelta ricade sempre sui soliti volti “noti” che, in fin dei conti, nulla hanno dato e fatto in questa città. Per questo non capisco mai il senso di tutto questo lamentarsi; la gente ha la possibilità di cambiare il destino di questa città e lo può fare “semplicemente” con una matita all’interno di una cabina elettorale. Paolo Borsellino diceva: “la rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano. Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello”».

Dottoressa De Finis, quale la sua idea di città come quella di Barletta?
R:«Vorrei vedere Barletta risorgere e tornare ad avere un ruolo da protagonista. Utopia? Forse. In verità, però, penso che con le giuste risorse, con persone qualificate ma, soprattutto, con persone che nutrono amore per questa città, si possano pian piano porre i tasselli affinché ciò possa accadere. Occorre pazienza ma soprattutto perseveranza. Io amo questa città e fa male vederla soccombere al proprio destino. Anni fa ho fatto la scelta di restare, nonostante tutte le difficoltà lavorative che, come è noto, attanagliano il sud e non vorrei mai pentirmene di questa scelta. Ma, se questa immobilità dovesse persistere – ma questo dipende, lo ripeto, da noi barlettani – forse accadrà».

Su quali punti poggerà la sua campagna elettorale?
R:«Potrei rispondere citando, come slogan, tutte le macro-aree che riempiono ormai i social (ambiente – turismo- legalità – sicurezza ecc), ma la verità è che non mi appartiene questo modo di esprimermi ed espormi e non ho intenzione di snaturarmi o, comunque, di mostrarmi diversa da quella che sono. Io non amo le parole o, meglio, non amo le parole lanciate a caso. Sono più pragmatica, più concreta, forse anche per deformazione professionale. Studio per trovare la soluzione del problema ed, in fin dei conti, la politica dovrebbe funzionare così. Pertanto, io chiedo solo che mi sia data la possibilità dopodiché toccherà a me dimostrare alla città che sono all’altezza dell’incarico affidatomi».

È candidata con la lista “Barletta al centro” a supporto della candidatura a sindaco del dott.Mino Cannito, in cosa si distingue la sua lista dalle altre?
R:«”Barletta al centro” è formata da persone pulite e qualificate, legate tra loro da un minino comune denominatore: l’appoggio incondizionato al candidato sindaco Mino Cannito. Siamo una squadra anche perché “nessuna guerra è stata mai vinta da un solo uomo”».

Con che occhi guardano i suoi giovani occhi la classe politica barlettana?
R:« I giovani sono completamente disinteressati alla politica, ma non li si può sempre colpevolizzare. È la politica che deve avvicinarsi ai giovani, non il contrario. È la politica che deve dare loro gli strumenti per appassionarsi alla stessa, solo in questo modo ne diventeranno parte attiva».

Perché votare il 12 giugno Alessia De Finis al consiglio comunale?
R:«Perché votarmi? Perché mi ritengo una persona seria, leale, sulla quale si può fare affidamento. Chi mi conosce sa quanta passione ed impegno metto in ogni cosa che faccio, senza lasciare nulla d’intentato. Ed è questo che vorrei, ove me ne sia data la possibilità, mettere al servizio della mia città, unitamente alle mie competenze professionali».

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