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Massimo Pollidori(intervista):«Barletta? Ho avuto l'onore di rappresentarla sportivamente…ora vorrei dare una mano concreta a risolvere qualche problema»


Nicola Ricchitelli – Oggi è il capitano di quel Barletta campione di tutto, quel Barletta che in cento anni di storia in questa stagione 2021/2022 ha vinto tutto quello che si poteva vincere, in grado altresì di dare lustro al suo palmares come mai nessuno era stato in grado di fare fino ad oggi.

Da un campo di calcio al campo della politica, su quel campo ha deciso di scenderci anche Massimo Pollidori – candidato nella lista “Barletta nel cuore” a sostegno della candidatura a sindaco di Mino Cannito – il quale cercherà di conquistare uno dei 32 posti tra i banchi del prossimo consiglio comunale e lo fa con le idee molto chiare:«…penso di aver ricevuto tantissimo dalla mia città, soprattutto in quest'ultimo periodo ho avuto tanti attestati di stima affetto e amore, quindi mi sento in dovere di ricambiare dando il mio piccolo contributo alla città».

Massimo come sempre apro le mie chiacchierate con un benvenuto, come stai?
R:« Ciao e grazie innanzitutto, benissimo direi, questo finora è stato un anno pieno di soddisfazioni e tra poco avrò il piacere di diventare padre, quindi sono al settimo cielo...».

Da un campo di calcio al campo della politica, quale è stata la molla che ha fatto scattare questa candidatura?
R:«La molla che ha fatto scattare la mia candidatura è dovuta al fatto che penso di aver ricevuto tantissimo dalla mia città, soprattutto in quest'ultimo periodo ho avuto tanti attestati di stima, affetto e amore, quindi mi sento in dovere di ricambiare dando il mio piccolo contributo alla città».

Qual è il tuo rapporto con la politica?
R:«Più che politicamente mi sono sempre schierato con le persone, con le idee e con la voglia di fare, non solo promettere attraverso le belle parole, come troppo spesso accade in politica».

Cosa pensi di poter dare alla città di Barletta?
R:«Alla mia città penso di poter mettere a servizio la mia persona, la mia voglia di fare e di risolvere problemi reali, oltre che la mia esperienza nell'ambito sportivo».

Volgendo lo sguardo sulla città di Barletta, cosa vedi prima di tutto?
R:«Vedo un bisogno di trasmettere i valori importanti alle nuove generazioni, perché nella vita prima o poi capisci cosa è davvero importante e noi abbiamo l'obbligo morale di farlo capire ai nostri ragazzi. Vedo il problema serio e reale del lavoro, di ragazzi che fanno sacrifici per anni, studiano, prendono attestati e poi sono costretti ad andare via dalla loro terra per esprimersi…».

Cosa rappresenta per te la città di Barletta?
R:« Barletta è casa mia e sempre lo sarà, per me rappresenta la mia vita, la mia famiglia, i miei amici, tutta quella gente che ha creduto in me. Ho avuto il piacere e l'onore di rappresentarla sportivamente, ora vorrei dare una mano concreta a risolvere qualche problema».

Sei candidato nella lista “Barletta nel cuore”, su quali progettualità è incentrata la vostra azione politica futura in caso di elezione?
R:«I temi da toccare sono tanti, dalla vivibilità alla ecologia e l'ambiente, passando per la sicurezza, il lavoro e la valorizzazione dello sport».

Questa domanda è al Massimo calciatore capitano biancorosso che con la maglia del Barletta ha vinto tutto quello che c’era da vincere, che peso può avere il calcio nell'economia di questa città?
R:«Un peso specifico importante, perché abbiamo visto che seguito ha il calcio a Barletta e quanta gente si stringe intorno alla maglia biancorossa, quindi il ritorno di immagine e di economia reale è importantissimo e da non sottovalutare è l'importanza sociale che ha il calcio a Barletta».

Della questione stadio che idea ti sei fatto?
R:«Per quanto riguarda lo stadio ho perso la pazienza più volte devo ammettere...Un intervento così lungo con costi elevati e così tanti problemi, hanno fatto irritare un intera città. La cosa importante sarà chiarire in futuro se qualcuno ha delle responsabilità ed è giusto che paghi, possibilmente dopo che ci sia consegnato lo stadio».

Che consigliere sarà Massimo Pollidori in caso dovesse sedere tra i banchi del prossimo consiglio comunale?
R:«Se dovessi sedere tra i banchi del prossimo consiglio comunale -potete mettere la mano sul fuoco - sarò sempre leale con la mia città e la mia gente, con una gran voglia di darmi da fare con tanti fatti e poche parole. Sono una persona leale, vera e non cambierò di certo per questa nuova esperienza, e poi voglio dare un contributo reale a far crescere lo sport e le strutture sportive di Barletta».

Soprattutto perché riconfermare Mino Cannito alla guida della città di Barletta?
R:«Ho avuto il piacere di apprezzare più volte con i miei occhi l'operato del dottor Cannito quando era sindaco, soprattutto ho visto la gran voglia che ci ha messo nel risolvere i problemi che ci sono. Ho visto che non si arrende mai nonostante le mille difficoltà e ostacoli che incontra purtroppo quotidianamente, quindi il mio appoggio oltre che politico è anche e soprattutto umano e morale».

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