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La Voce Grossa di…Yelena Dahlia(intervista):«Sono una “Satanic girl” oggi pratico il vero satanismo…»


Nicola Ricchitelli – La voce di quest’oggi è la voce di Yelena Dahlia, 34 anni di Milano. Sul suo profilo Instagram vanta più di un milione di followers: «…sono una persona sportiva e appassionata di attività fisica. Fin da giovane ho coltivato la mia passione per lo sport, dedicandomi a diverse discipline come la corsa, il nuoto e il fitness. La mia determinazione e impegno mi hanno portato a raggiungere importanti traguardi nella mia carriera sportiva».

Yelena ci ha incuriosito perché lei si definisce una “Satanic girl”:«… il satanismo non è visto di buon occhio. Ma quello che pratico io è un satanismo diverso…».

Conosciamo e accogliamo sulle pagine del nostro giornale la voce di Yelena Dahlia.

Yelena benvenuta innanzitutto sulle pagine del nostro giornale, come stai?
R: «Molto bene ragazzi e grazie di questo vostro invito».

Tagliamo subito la testa al toro, perché ti definisci una “Satanic girl”?
R: «Mi definisco una ragazza satanica perché il mio credo è il satanismo spirituale. Ad oggi non è facile ammetterlo davanti a così tante persone che mi seguono, perché il satanismo non è visto di buon occhio. Ma quello che pratico io è un satanismo diverso, se devo dirla tutta, è il vero satanismo. Satana è un'entità di luce e buio che non ha nulla a che fare con il "Satana" o "Lucifero" della chiesa cristiana. Hanno preso una divinità a caso e l'hanno fatta passare per il male. Il vero Satana insegna l'egoismo e la crescita personale senza nuocere agli altri. Il mio credo si basa su nove valori fondamentali per noi: completezza, bellezza, onore, identità, verità, giustizia, libertà, sapienza e pathos. Ditemi voi se non è un culto da seguire…».

Appassionata di sport ma anche scrittrice, cosa ti piace raccontare?
R: «La passione per lo sport nasce anche da uno dei valori del satanismo, la bellezza. Bisogna prendersi cura del proprio corpo. Non mi definisco una vera e propria scrittrice, ma gli articoli che prediligo sono quelli sui disturbi mentali. Io stessa soffro di disturbo di personalità borderline e bipolarismo, quindi nei miei articoli mi piace sottolineare e dare consigli a tutte quelle persone che faticano a superare l'ansia e la depressione».


Nei tuoi sogni c’è quello di scrivere un libro, hai già in mente il titolo?
R: «Nei miei sogni, c'è l'idea di scrivere una biografia su di me, intitolata "I am borderline". Non so ancora se la pubblicherò mai, ma è molto forte. Negli ultimi mesi sto pensando di scrivere un romanzo fantasy legato al satanismo».

Per te cosa vuol dire scrivere?
R: «Scrivere è una liberazione, come leggere. Leggo molti libri e quando leggo viaggio con la mente e lo spirito. La scrittura è molto simile, sulla pagina bianca hai la possibilità di buttare giù tutto quello che ti passa per la mente».

Nei tuoi sogni c’è anche quello di diventare milionaria, un sogno abbastanza comune…perché tutti inseguono la ricchezza?
R: «La ricchezza? Perché tutti la inseguono? Tanta gente sostiene che il denaro non renda felici. La più grande cazzata che abbia mai sentito dire. Nella vita abbiamo tutti problemi, ma se sei ricco sono problemi superflui. Da buona satanista ti rispondo che per me il denaro è la felicità. Un corpo d'acciaio, un uomo che ti ama a letto e un conto in banca ricolmo, questo è vivere».

Dopo il caso Ferragni come pensi possa cambiare il mondo delle influencer?
R: «Per quanto concerne Chiara Ferragni, sono di parte perché sono una sua fan. La reputo una grande donna che si è costruita un impero. Sono anche appassionata del suo brand. Per quanto riguarda il suo "errore" in cui ha ammesso di aver commesso un "errore", non mi sento di dare un parere. La gente è cattiva, tutti a criticare gli errori altrui senza guardare sé stessi. E poi siamo cattivi noi satanisti? (ride). Per quanto mi riguarda, compravo il Pandoro di Chiara perché mi piaceva lo stile, non per la beneficenza. Non penso che cambi qualcosa nel mondo degli influencer, sicuramente nessuno mette un prodotto commerciale associato alla beneficenza».

Per te cosa significa essere influencer?
R: «Per me essere un'influencer significa avere qualcosa da condividere. Ho iniziato questo percorso perché stavo vivendo un vero cambiamento. Da alcolista a fitness girl. Questo è l'esempio che porto io: la cura del corpo e la voglia di non mollare mai».

Il tuo Instagram punto molto su foto dove mettono in risalta la tua fisicità, non pensi che possa oscurare il tuo lato culturale?
R:« Questa ultima domanda è particolare. Avete ragione, pubblico solo foto del corpo, quindi posso passare per la classica ragazza senza cervello. Non è così, ho un mondo dentro di me e chi mi conosce veramente sa chi sono. Però, se devo essere sincera, "sono molto vanitosa". Amo la mia immagine sensuale, non riesco a farne a meno. Proprio per questo motivo faccio delle dirette sull'applicazione Bigo live, dove mostro la mia cultura. Organizzo sempre eventi culturali in cui si parla di storia, mistero, psicologia. Nel mese di febbraio, il titolo dell'evento sarà appunto "I misteri del muro dell'Antartide". Chi mi segue sa che ho più cervello che protesi».

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