Eccellenza pugliese, Valentin Barbero comanda e spazza via le gerarchie, 9 gol in 9 partite, a Racale il bomber che zittisce i grandi nomi

Nicola Ricchitelli - A Gallipoli – nell’ultima giornata di Eccellenza Pugliese - finisce 1-1, ma il verdetto più pesante non arriva dal tabellino ma dalla classifica marcatori e si chiama Valentin Barbero.

L’attaccante dell’Atletico Racale segna ancora — come sempre — e porta a 9 i gol stagionali in appena 9 presenze, nonostante tre giornate saltate per squalifica. Numeri che parlano chiaro, numeri da leader vero, numeri da giocatore che non ha bisogno di etichette o passerelle per farsi notare.

Mentre molti “nomi altisonanti” del campionato arrancano e fanno il compitino della domenica, Barbero li sta mettendo in fila con una naturalezza disarmante. Non ha il pedigree dei grandi ex professionisti, ma ha quello che spesso manca a chi si crede arrivato: fame, cuore e cattiveria sotto porta, ogni suo goal è una dichiarazione di principio: non servono le copertine per essere un bomber, basta segnare quando conta.

Allo stadio “Antonio Bianco di Gallipoli, si è chiuso sull’1-1 il derby tra Gallipoli Calcio e Atletico Racale, valido per la 12ª giornata del campionato di Eccellenza pugliese. Un pareggio ricco di emozioni, deciso tutto nel primo quarto d’ora di gioco: al 12’ l’ormai immancabile Valentin Barbero ha portato in vantaggio l’Atletico prima della pronta risposta di A. Marzio (15’).

Il match è poi rimasto in equilibrio, ma la scena, ancora una volta, se l’è presa Barbero, protagonista assoluto di questo inizio di stagione. Con la rete segnata a Gallipoli, l’attaccante argentino sale a 9 gol in campionato, un bottino impressionante considerando che ha saltato 3 partite per squalifica.

In pratica, una media di un gol a gara che lo consacra come il bomber più letale del torneo e lo mantiene in vetta alla classifica marcatori dell’Eccellenza.

Per l’Atletico Racale, il pareggio esterno rappresenta un risultato prezioso, conquistato su un campo difficile e contro un avversario di spessore. Ma soprattutto conferma una certezza: quando Barbero è in campo, il Racale parte sempre con un’arma in più.