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Barletta, una chiacchierata con Borshalam:«vendendo rose dono un sorriso ai barlettani»

Nicola Ricchitelli - Il Bangladesh, una moglie e due figli, poi ci sono i mille e passa chilometri che li divide da loro oltre i tre anni dall’ultima volta che li ha visti.
C’è soprattutto questo dietro quel sorriso che accompagna quel gentil signore che osa disturbarci mentre gustiamo un caffè o l’aperitivo, lì tra i tanti tavolini dispersi in lungo e in largo tra le vie del centro storico di della nostra città.
Di rose magari non ne venderà molte, al contrario dei suoi sorrisi e della sua contagiosa simpatia capace di conquistare giovani, meno giovani, matusa, insomma, il popolo barlettano tutto.
Dietro quel sorriso c’è una storia lungo un viaggio che dal Bangladesh giunge fino a Barletta, con le sue rose e i pochi centesimi che ne derivano per sopravvivere. Si chiama Borshalam, o almeno ci sembra di aver capito così, ma si sa, son facce:« ognuna con i propri segni e i propri debiti. Facce che son facce che son facce davvero».     

D: Di quale paese sei originario?
R:«Il mio paese di origine è il Bangladesh».

D: Cosa hai lasciato in Bangladesh?
R:« i miei genitori, ma soprattutto moglie e due figli».

D: Da quanto tempo non li vedi?
R:«da quanto sono in Italia non sono mai più tornato in Bangladesh».

D. Da quanti anni sei qui in Italia?
R:« Da circa tre anni».

D: E qui a Barletta?
R:« Sempre tre anni. La Puglia è stata la terra che sin dal mio arrivo mi ha accolto, quindi Bari, ma soprattutto Barletta».

D: Oltre Barletta, vendi rose in altre città?
R:«No, solo qui a Barletta».

D:Che rapporto hai con la gente di Barletta?
R:«Buono. Spesso faccio lunghe chiacchierate con loro anche se in pochi comprano le mie rose».

D: Cosa facevi quando eri in Bangladesh?
R:« lavoravo in mare, facevo il pescatore».

D: Perché hai lasciato la tua terra?
R:« in Bangladesh niente lavoro, e quindi niente soldi e tanti problemi».  

D: Come mai hai deciso di vendere rose?
R:« è l’unica cosa che mi permette di guadagnare qualcosa».

D: Che lavoro ti piacerebbe fare?
R:«mi basterebbe un lavoro che mi faccia vivere in maniera dignitosa».

D: Hai mai provato a fare qualcosa di diverso da quello che fai?
R:« purtroppo c’è tanta diffidenza, è difficile trovare qualcuno che ti dia un lavoro vero, un lavoro serio».

D: La tua famiglia sa che vendi rose tra le vie di Barletta?
R:«si».

D:Cosa fai dopo aver finito di girare le vie della nostra città?
R:«Me ne torno a Bari dove alloggio tutti i giorni».

D: In futuro la tua famiglia ti raggiungerà qui in Italia o tornerai tu da loro?
R:« ancora non so. Spero solo che stiano bene e che abbiamo più fortuna di me».


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